lunedì, luglio 23, 2007

WE GOT HIM

"FBI!!!non ti muovere,fermo dove sei"
"Le pistole non servono..."
- SMS :"7 cancelletto,WE GOT HIM"

Alle 3 a.m. ho finito di vedere un bel film,BREACH L'INFILTRATO,una storia nota e vera,la conclusione la si conosce. Una spy-story intrigante,il giovane impiegato( spera futuro agente) Eric O'Neill (Laureato alla Gonzaga di Whashinghton,un rosario al giorno),fà parte della SSG,gruppo speciale di sorveglianza,dell' FBI e deve indagare sul Capo Robert Hanssen,il massimo responsabile del Sistema Informatico dei Servizi.Il Bureau affianca O'Neill all'esperto collega nella nuova divisione che protegge tutti i documenti segreti e gli chiede di raccogliere(tiene un quaderno diario!) informazioni per incastrare la talpa. Hanssen,in apparenza uomo moralmente impeccabile,dalla personalità ambigua e contorta e diremo "tutto casa e chiesa",che nella scrivania dell'Ufficio tiene il volume del Catechismo della Chiesa cattolica (Dan Brown lo cita in un suo romanzo come membro dell'Opus Dei), per 15 anni ha venduto alla Russia informazioni segrete sulla Sicurezza nazionale americana,venduto e fatto amazzare agenti americani sotto copertura,creando la prima grossa falla del sistema di difesa senza precedenti.
Un film pieno di suspence psicologica,semplice nella narrazione ma non banale,dove Chris Cooper (Hanssen) recita freddo e impassibile meglio del teso ma testardo Ryan Phillippe (O'Neill). Scene cult,O'Neill e Hanssen che vanno a messa insieme e pregano e i loro discorsi in ufficio su chiesa,fede,moralità e filosofia dei Servizi; O'Neill e gli stratagemmi psicologici (lui che non ha mai sparato in attività operative) per conquistare la fiducia del Capo e la sequenza in cui riesce ad ingannarlo e scaricare i dati e codici cifrati dal suo palmare; l'arresto di Hanssen al Parco Di FoxStone (quello vero è del 18 Febbraio 2001).
Dopo averlo incastrato,O'Neill lascia l'FBI perchè altri Hanssen non ci sono ed è un momento unico e il migliore per andarsene e scegliere tutta un altra vita.
E a questo punto cresce la curiosità su tutto il caso,quel "perchè" sospeso del finale,e le domande su quali informazioni(il film non è molto completo su questi punti) Hanssen ha venduto ai russi per tutti quegli anni.

Invece G-Luke,dopo le birre della mezzanotte a San Gemy, in compagnia mia e di Tractor,Francy,Manu,Ziko & Co.,Fisico,Elyas Boys e la pizzetta di Little-Fabius,festeggiando Tinoù;quello,su un altro schermo,guarda un altro bel film,GUIDA PER RICONOSCERE I TUOI SANTI (A Guide to Recognizing your saints),di Dito Montiel.
Pellicola pluripremiata al Sundance e Venezia,anche qui una storia quasi autobiografica,ambientata ad Astoria nel Queens newyorkese. Gli anni ottanta di Vito in una sorta di ghetto multietnico fra droga,noia e microcriminalità e poi la fuga per la California. Bellissimo ritratto della comunità di giovani (ricorda le riprese del già visto City of God)allo sbando e nel finale la resa dei conti con quei "santi" da cui Dito è scappato.

Da Rivedere dopo la Partita di Calcetto di domani sera e speriamo che le caviglie di Little-Fabius resistano agli attacchi massicci degli avversari,come non mai nell'ultimo match d'esordio giocato (il pareggio sofferto e spartano di venerdi scorso).


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