ascolto le chitarrine dei The Nice boys e cantano "Johnny Guitar",e ritornano le allucinazioni del film western più strano mai visto,quello diretto da Nicholas Ray,pellicola vecchissima, rispolverata in uno dei tanti cineforum della scena kalaritana,storia piena di personaggi indimenticabili...
Una storia di amore represso e odio,Vienna, la propietaria di una casa da gioco,che fiuta l'affare del passaggio della ferrovia. JOHNNY GUITAR,vecchio pistolero,ex amante di Vienna che ritorna dal passato. Emma,malvagia e feroce nemica di Vienna,invidiosa di Ballerino Kid,conquistatore improbabile,e il suo compare Bart (straordinario). McIvers,debole uomo di potere,che subisce l'influenza,sottomesso,di Emma. Trama assolutamente romantica e una Joan Crawford (Vienna) che ruba la scena ("non ho mai visto una donna che fosse più uomo"),un'interpretazione sconvolgente,una recitazione teatrale che copre tutti gli altri comprimari.
Affascinato dalla scenografia,il saloon vagamente gotico,la cascata purificatrice per il nascondiglio segreto; e l'uso del colore ,pieno di modernità,avanguardia per quell'epoca,pieno di bianco,esaltato nelle vesti,una notte eccessivamente luminosa, (Johnny:"Con questa veste è come avere una lampadina accesa di notte");il nero dei paesani giustizieri,i rossi caldi nelle sequenze distruttive...com'era avaaantiii Nicholas Ray!!!
superando il fascino e il dolce sogno della visione,così si possono riepilogare i temi-chiave del film:
-sulla libertà delle propie scelte
-sulla forza delle donne
-sulle opposte fazioni
-sull'amore incondizionato
-sull'amore che resiste alle avversità della vita
-la semplicità e grandezza della storia di Johnny...
....
"Johnny,johnny Guitar a-ah a-ah" (cantato)
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