Ieri sera,al Pub delle Bistecche,intorno Andrew-Mirto,Keef,Maury(Reit),Mary-How-gee... e non solo,
con la Barby si parlava del giovane Antoine Doinel,il protagonista de "Les 400 coups" (tradotto,fare il diavolo a quattro,del titolo),indesiderato e incompreso,che ho visto in questi giorni. Barby,inoltre mi raccontava delle sue visioni, di tutto Cronenberg,l'altro amato regista,mentre Charles descriveva e mostrava i resti frantumati della notte di natale...
I quattrocento colpi potrebbe essere "il film" di natale,uno di quelli da vedere a casa,dopo il panettone.
Bellissime la sequenza iniziale e dopo,i campi lunghi,per le vie di Parigi,intorno alla Torre,bianco e nero,le macchine anni cinquanta,i luoghi dove il giovane Antoine corre con l'amico Renè,"fanno vela",vanno al Cinema,si inventano giustifcazioni improbabili per il Direttore ("più la spari grossa ,meglio è" -..." è morta mia madre",non è vero ovvio).
Ancora Antoine a Scuola,lui che scrive sul muro dietro la lavagna,punito,il professore che legge una poesia virginale e gli altri compagni sghignazzano,altro che "Notte prima degli esami"!! E si finisce sempre dal preside...
L'appartamento angusto in cui vive Antoine,la sua cameretta non esiste,dorme in un angolo dell'ingresso,un lettino stretto,di là si passa per andare in cucina e nel bagno e ritrova il gioco e la libertà solo nelle fughe notturne per le strade,bellissime le riprese dall'alto.
Il rapporto con la madre,che non lo ama,ma che gli propone un patto: ciascuno ha i suoi piccoli segreti,e se Antoine non rivelerà il suo (aveva in precedenza sorpreso per la strada la madre in compagnia dell'amante) e otterrà un buon voto nel compito di francese,avrà in premio del denaro. Antoine che copia da un testo di Balzac e rielabora scrivendo sulla morte del nonno!!
E poi bellissima la sequenza nella quale vediamo Antoine e i suoi compagni di scuola sottrarsi uno dopo l'altro alla guida dell'insegnante di ginnastica,mentre percorrono, in fila per due, le vie del quartiere.
Il furto mal riuscito di una macchina da scrivere,invendibile...
Truffaut lo filma in faccia,spesso,sempre,gli sguardi,da vicino...
Il padre lo porta in Commissariato,destinato al Riformatorio,prima la guardiola,(inquadratura) lui dietro le sbarre,anche qui rinchiuso in uno spazio strettissimo,li vicino delle Prostitute...altra sequenza,il viaggio sul furgoncino della polizia,il distacco traumatico da Parigi,dai luoghi che lo hanno accolto nel suo libero vagabondare.
E poi la famosa del colloquio con la Psicologa,quasi fosse un interrogatorio poliziesco,il racconto sincero ( e si vede) sulla madre che gli prese il libro amato per rivenderlo.
Il finale.
Antoine fugge dal riformatorio e dopo una lunga corsa,raggiunge la spiaggia,corriamo al suo fianco ( montaggio: sei stacchi in 5 minuti),in prossimità del mare procede lentamente,incerto lui che arriva sulla battigia,tocca le piccole onde ma subito indietreggia,perplesso,spaventato,e vediamo il volto,un primo piano,un lungo frame-stop e il suo sguardo disperato verso lo Spettatore.
Si proprio un film "di Natale"....
Buone Feste.
1 commento:
oh ma per capodanno??????? na crisi..l'incertezza regna sovrana
Posta un commento