Concerti di Natale.
Questa sera con Mirto (con una delle camicie nuove),Barby, Keef,Marphellius e Silvy al Concerto del gruppo-quartetto "ATLANTE SONORO".
Piacevole sorpresa,questa formazione più tipica del jazz contemporaneo,fonde il linguaggio jazzistico con la musica etnica dei paesi,dalla Spagna,alla Turchia e poi ancora l'Africa. Il gruppo è guidato da Gabriele Cohen (romano di Testaccio,classe 1970,sax soprano,clarinetto) e con lui Pietro Lussu (piano),Marco Loddo (contrabasso),Luca Caponi (Batteria).
Il nome del gruppo spiega molte cose,ma colpisce soprattutto l'ascolto di questi tradizionali "KLEZMER" e "sefarvita",yiddish,musiche popolari ebraiche che raccolgono le sonorità dell'est europeo e della penisola iberica.
Gabriele Cohen lascia spazio e si rifugia,nel palco,all'angolo,lui stesso ascolta,concentrato con gli occhi chiusi e scopre il piano e il contrabasso per poi riprendere la scena con il suo sax soprano.
Tra i brani in programma,molto suggestivo e bello,"KARSILAMA",tradizionale della danza turca... Sovrappensiero, immagino i nostri "vicini" che ballano,oltre i confini,c'è chi si sdraia,chi ha gli occhi colmi,chi viene portato fuori,con le note,a sognare.
Durante il Concerto,l'artista Marcello Murru,legge un breve racconto dello scrittore Paul Auster,un natale americano insolito,la storia inizia con un piccolo furto e un portafoglio smarrito (del ladro),e finisce con una nonna cieca ubriaca nella notte di Natale...
E dopo c'è un piccolo rinfresco,a base di formaggi tipici sardi,vini rossi d'ogliastra,ma Keef pensa di nuovo a quella giacca nuova e una camicia,per il finale del 2006.
venerdì, dicembre 29, 2006
mercoledì, dicembre 27, 2006
"Fare il diavolo a quattro" - I 400 COLPI
A Natale si và al Cinema... o si parla anche di cinema...
Ieri sera,al Pub delle Bistecche,intorno Andrew-Mirto,Keef,Maury(Reit),Mary-How-gee... e non solo,
con la Barby si parlava del giovane Antoine Doinel,il protagonista de "Les 400 coups" (tradotto,fare il diavolo a quattro,del titolo),indesiderato e incompreso,che ho visto in questi giorni. Barby,inoltre mi raccontava delle sue visioni, di tutto Cronenberg,l'altro amato regista,mentre Charles descriveva e mostrava i resti frantumati della notte di natale...
I quattrocento colpi potrebbe essere "il film" di natale,uno di quelli da vedere a casa,dopo il panettone.
Bellissime la sequenza iniziale e dopo,i campi lunghi,per le vie di Parigi,intorno alla Torre,bianco e nero,le macchine anni cinquanta,i luoghi dove il giovane Antoine corre con l'amico Renè,"fanno vela",vanno al Cinema,si inventano giustifcazioni improbabili per il Direttore ("più la spari grossa ,meglio è" -..." è morta mia madre",non è vero ovvio).
Ancora Antoine a Scuola,lui che scrive sul muro dietro la lavagna,punito,il professore che legge una poesia virginale e gli altri compagni sghignazzano,altro che "Notte prima degli esami"!! E si finisce sempre dal preside...
L'appartamento angusto in cui vive Antoine,la sua cameretta non esiste,dorme in un angolo dell'ingresso,un lettino stretto,di là si passa per andare in cucina e nel bagno e ritrova il gioco e la libertà solo nelle fughe notturne per le strade,bellissime le riprese dall'alto.
Il rapporto con la madre,che non lo ama,ma che gli propone un patto: ciascuno ha i suoi piccoli segreti,e se Antoine non rivelerà il suo (aveva in precedenza sorpreso per la strada la madre in compagnia dell'amante) e otterrà un buon voto nel compito di francese,avrà in premio del denaro. Antoine che copia da un testo di Balzac e rielabora scrivendo sulla morte del nonno!!
E poi bellissima la sequenza nella quale vediamo Antoine e i suoi compagni di scuola sottrarsi uno dopo l'altro alla guida dell'insegnante di ginnastica,mentre percorrono, in fila per due, le vie del quartiere.
Il furto mal riuscito di una macchina da scrivere,invendibile...
Truffaut lo filma in faccia,spesso,sempre,gli sguardi,da vicino...
Il padre lo porta in Commissariato,destinato al Riformatorio,prima la guardiola,(inquadratura) lui dietro le sbarre,anche qui rinchiuso in uno spazio strettissimo,li vicino delle Prostitute...altra sequenza,il viaggio sul furgoncino della polizia,il distacco traumatico da Parigi,dai luoghi che lo hanno accolto nel suo libero vagabondare.
E poi la famosa del colloquio con la Psicologa,quasi fosse un interrogatorio poliziesco,il racconto sincero ( e si vede) sulla madre che gli prese il libro amato per rivenderlo.
Il finale.
Antoine fugge dal riformatorio e dopo una lunga corsa,raggiunge la spiaggia,corriamo al suo fianco ( montaggio: sei stacchi in 5 minuti),in prossimità del mare procede lentamente,incerto lui che arriva sulla battigia,tocca le piccole onde ma subito indietreggia,perplesso,spaventato,e vediamo il volto,un primo piano,un lungo frame-stop e il suo sguardo disperato verso lo Spettatore.
Ieri sera,al Pub delle Bistecche,intorno Andrew-Mirto,Keef,Maury(Reit),Mary-How-gee... e non solo,
con la Barby si parlava del giovane Antoine Doinel,il protagonista de "Les 400 coups" (tradotto,fare il diavolo a quattro,del titolo),indesiderato e incompreso,che ho visto in questi giorni. Barby,inoltre mi raccontava delle sue visioni, di tutto Cronenberg,l'altro amato regista,mentre Charles descriveva e mostrava i resti frantumati della notte di natale...
I quattrocento colpi potrebbe essere "il film" di natale,uno di quelli da vedere a casa,dopo il panettone.
Bellissime la sequenza iniziale e dopo,i campi lunghi,per le vie di Parigi,intorno alla Torre,bianco e nero,le macchine anni cinquanta,i luoghi dove il giovane Antoine corre con l'amico Renè,"fanno vela",vanno al Cinema,si inventano giustifcazioni improbabili per il Direttore ("più la spari grossa ,meglio è" -..." è morta mia madre",non è vero ovvio).
Ancora Antoine a Scuola,lui che scrive sul muro dietro la lavagna,punito,il professore che legge una poesia virginale e gli altri compagni sghignazzano,altro che "Notte prima degli esami"!! E si finisce sempre dal preside...
L'appartamento angusto in cui vive Antoine,la sua cameretta non esiste,dorme in un angolo dell'ingresso,un lettino stretto,di là si passa per andare in cucina e nel bagno e ritrova il gioco e la libertà solo nelle fughe notturne per le strade,bellissime le riprese dall'alto.
Il rapporto con la madre,che non lo ama,ma che gli propone un patto: ciascuno ha i suoi piccoli segreti,e se Antoine non rivelerà il suo (aveva in precedenza sorpreso per la strada la madre in compagnia dell'amante) e otterrà un buon voto nel compito di francese,avrà in premio del denaro. Antoine che copia da un testo di Balzac e rielabora scrivendo sulla morte del nonno!!
E poi bellissima la sequenza nella quale vediamo Antoine e i suoi compagni di scuola sottrarsi uno dopo l'altro alla guida dell'insegnante di ginnastica,mentre percorrono, in fila per due, le vie del quartiere.
Il furto mal riuscito di una macchina da scrivere,invendibile...
Truffaut lo filma in faccia,spesso,sempre,gli sguardi,da vicino...
Il padre lo porta in Commissariato,destinato al Riformatorio,prima la guardiola,(inquadratura) lui dietro le sbarre,anche qui rinchiuso in uno spazio strettissimo,li vicino delle Prostitute...altra sequenza,il viaggio sul furgoncino della polizia,il distacco traumatico da Parigi,dai luoghi che lo hanno accolto nel suo libero vagabondare.
E poi la famosa del colloquio con la Psicologa,quasi fosse un interrogatorio poliziesco,il racconto sincero ( e si vede) sulla madre che gli prese il libro amato per rivenderlo.
Il finale.
Antoine fugge dal riformatorio e dopo una lunga corsa,raggiunge la spiaggia,corriamo al suo fianco ( montaggio: sei stacchi in 5 minuti),in prossimità del mare procede lentamente,incerto lui che arriva sulla battigia,tocca le piccole onde ma subito indietreggia,perplesso,spaventato,e vediamo il volto,un primo piano,un lungo frame-stop e il suo sguardo disperato verso lo Spettatore.
Si proprio un film "di Natale"....
Buone Feste.
domenica, dicembre 24, 2006
crimini e misfatti
In breve.
Di pomeriggio ritrovo Marc-Hendrix (amico della stagione trascorsa insieme in Radio,i tempi dell'indie e del progressive) e raggiungiamo Andrew E Keef al BoogieVillea,quattro palme di fronte ad una baia bellissima,peccato il nubifragio persistente. Keef dopo la bella felpa di ieri,indossa un maglioncino a rombi bianchi su sfondo azzurro,adorabile,tipo certi scrittori americani post-moderni,e con gli amari si và oltre,alla ricerca di nomi e di "patatine" per queste vacanze natalizzie,lui scorre i nomi della mia rubrica sul cell.,mi chiede delle numerose cugine.
Superato il senso dell'umorismo,con Marc-H. facciamo dei giri in auto,sullo stereo il basso e le chitarre degli "Snowden",mi racconta e spiega di alcune cose che ha letto e scritto (...)
***
"Avevo bisogno di denaro,sia per i documenti sia per vivere. Il denaro è la linfa vitale dei fuggitivi. In cella avevo deciso di dedicarmi alla rapina a mano armata come mezzo di sostentamento,sebbene non escludesse qualsiasi altra idea promettente. La semplicità della rapina armata mi attirava (...)"
Capirete il perchè di questa citazione dal bellissimo romanzo di E. Bunker.
In serata,a cena con Andrew,Keef,Silvy,Pattymith,Dony.Pizzeria.
Keef che stravolge le ordinazioni con una pizza super-elaborata,una sorta di torre delle meraviglie della gastronomia,consumata,discorrendo tutti insieme,sulle grandi rapine della storia del crimine organizzato e non,il colpo perfetto,ciò che abbiamo letto intorno al rapinatore,l'ambiente,questioni pratiche.
La nuova cuffietta sul viola di Andrew impazzisce,si solleva,si gonfia sul capo,mentre lui mima con le braccia una benedizione papale,veloce scatto una foto.
Dopocena beviamo delle cose al Bar delle Star,conversazione psicoterapia-di-gruppo su alcune tappe dell'infanzia,tra cui anche la Recita di Natale alla Scuola Materna, Pattymith e la fase punitiva, Dony che saccheggia i fustini comprati all'ipermercato,alla ricercas del giocattolo omaggio,Silvy e i bagni della sua Scuola senza porte ...flashback.
Ultima fermata del metrò,al Pub delle bistecche
ritrovo Charles che mi racconta di una esilarante festa di laurea. Immagine finale,all'alba,rovesciati e distesi a tappeto, i corpi stanchi e ubriachi sul lettone grande.
Al tavolo,con Silvy,racconto di una notte che dormii in un casolare della campagna piacentina,del silenzio che mi sottraeva al risveglio,e solo il rumore della mia mano sulle lenzuola rompeva quel vuoto assoluto; lei invece,ricorda la periferia di Bologna e i Grilli fastidiosi,peggio di certi lamenti striduli...
E infine,ci raggiungono Maury (dopo qualche problema pratico con una gomma dell'auto),Sabò,Pier-Ramone-Yeah-Yeah,Ing.Dave,G.Luke.
Con Sabò parliamo del malizioso "Slevin-Patto criminale" (Lucky Number Slevin),film bellissimo,uhmmm Lucy Liu,mentre Maury vuole sapere come sono andate a finire certe faccende qui a nord.
Altri piacevoli attimi da raccontare,ma ora,sfiorato il comodo letto,lascio a un prossimo post,notte
Grazie a Stephy-dancer per come segue questo "post" dove non è mai stata!
Di pomeriggio ritrovo Marc-Hendrix (amico della stagione trascorsa insieme in Radio,i tempi dell'indie e del progressive) e raggiungiamo Andrew E Keef al BoogieVillea,quattro palme di fronte ad una baia bellissima,peccato il nubifragio persistente. Keef dopo la bella felpa di ieri,indossa un maglioncino a rombi bianchi su sfondo azzurro,adorabile,tipo certi scrittori americani post-moderni,e con gli amari si và oltre,alla ricerca di nomi e di "patatine" per queste vacanze natalizzie,lui scorre i nomi della mia rubrica sul cell.,mi chiede delle numerose cugine.
Superato il senso dell'umorismo,con Marc-H. facciamo dei giri in auto,sullo stereo il basso e le chitarre degli "Snowden",mi racconta e spiega di alcune cose che ha letto e scritto (...)
***
"Avevo bisogno di denaro,sia per i documenti sia per vivere. Il denaro è la linfa vitale dei fuggitivi. In cella avevo deciso di dedicarmi alla rapina a mano armata come mezzo di sostentamento,sebbene non escludesse qualsiasi altra idea promettente. La semplicità della rapina armata mi attirava (...)"
Capirete il perchè di questa citazione dal bellissimo romanzo di E. Bunker.
In serata,a cena con Andrew,Keef,Silvy,Pattymith,Dony.Pizzeria.
Keef che stravolge le ordinazioni con una pizza super-elaborata,una sorta di torre delle meraviglie della gastronomia,consumata,discorrendo tutti insieme,sulle grandi rapine della storia del crimine organizzato e non,il colpo perfetto,ciò che abbiamo letto intorno al rapinatore,l'ambiente,questioni pratiche.
La nuova cuffietta sul viola di Andrew impazzisce,si solleva,si gonfia sul capo,mentre lui mima con le braccia una benedizione papale,veloce scatto una foto.
Dopocena beviamo delle cose al Bar delle Star,conversazione psicoterapia-di-gruppo su alcune tappe dell'infanzia,tra cui anche la Recita di Natale alla Scuola Materna, Pattymith e la fase punitiva, Dony che saccheggia i fustini comprati all'ipermercato,alla ricercas del giocattolo omaggio,Silvy e i bagni della sua Scuola senza porte ...flashback.
Ultima fermata del metrò,al Pub delle bistecche
ritrovo Charles che mi racconta di una esilarante festa di laurea. Immagine finale,all'alba,rovesciati e distesi a tappeto, i corpi stanchi e ubriachi sul lettone grande.
Al tavolo,con Silvy,racconto di una notte che dormii in un casolare della campagna piacentina,del silenzio che mi sottraeva al risveglio,e solo il rumore della mia mano sulle lenzuola rompeva quel vuoto assoluto; lei invece,ricorda la periferia di Bologna e i Grilli fastidiosi,peggio di certi lamenti striduli...
E infine,ci raggiungono Maury (dopo qualche problema pratico con una gomma dell'auto),Sabò,Pier-Ramone-Yeah-Yeah,Ing.Dave,G.Luke.
Con Sabò parliamo del malizioso "Slevin-Patto criminale" (Lucky Number Slevin),film bellissimo,uhmmm Lucy Liu,mentre Maury vuole sapere come sono andate a finire certe faccende qui a nord.
Altri piacevoli attimi da raccontare,ma ora,sfiorato il comodo letto,lascio a un prossimo post,notte
Grazie a Stephy-dancer per come segue questo "post" dove non è mai stata!
lunedì, dicembre 18, 2006
Din don dan (poesia di natale)
(brevi versi liberi,giochi di parole,frammentati,taglienti,diretti,
ripetizioni,allusioni)
poesia
DIN DON DAN
DIN DON DAN
VIOLA SUL TETTO
DOVE MI METTO
NON C'E SEDIA
AL POKERAZZO
VOGLIONO IL RICORDO
CUGINETTA E MAMMà
SESSANTA
BEAT E NU ME SCURDà
DENARO D'OSSO
COLORATO
22 SACCHI,
DUE CANI
MA GLI Dà
DA MANGIà
SIEDONO
INCORNICIATI
SPECCHIO
E VEDONO
SCALA
SCALETTA
22 SACCHI
DIN DON DAN
ripetizioni,allusioni)
poesia
DIN DON DAN
DIN DON DAN
VIOLA SUL TETTO
DOVE MI METTO
NON C'E SEDIA
AL POKERAZZO
VOGLIONO IL RICORDO
CUGINETTA E MAMMà
SESSANTA
BEAT E NU ME SCURDà
DENARO D'OSSO
COLORATO
22 SACCHI,
DUE CANI
MA GLI Dà
DA MANGIà
SIEDONO
INCORNICIATI
SPECCHIO
E VEDONO
SCALA
SCALETTA
22 SACCHI
DIN DON DAN
domenica, dicembre 17, 2006
JOHNNY GUITAR brucia di passione
ascolto le chitarrine dei The Nice boys e cantano "Johnny Guitar",e ritornano le allucinazioni del film western più strano mai visto,quello diretto da Nicholas Ray,pellicola vecchissima, rispolverata in uno dei tanti cineforum della scena kalaritana,storia piena di personaggi indimenticabili...
Una storia di amore represso e odio,Vienna, la propietaria di una casa da gioco,che fiuta l'affare del passaggio della ferrovia. JOHNNY GUITAR,vecchio pistolero,ex amante di Vienna che ritorna dal passato. Emma,malvagia e feroce nemica di Vienna,invidiosa di Ballerino Kid,conquistatore improbabile,e il suo compare Bart (straordinario). McIvers,debole uomo di potere,che subisce l'influenza,sottomesso,di Emma. Trama assolutamente romantica e una Joan Crawford (Vienna) che ruba la scena ("non ho mai visto una donna che fosse più uomo"),un'interpretazione sconvolgente,una recitazione teatrale che copre tutti gli altri comprimari.
Affascinato dalla scenografia,il saloon vagamente gotico,la cascata purificatrice per il nascondiglio segreto; e l'uso del colore ,pieno di modernità,avanguardia per quell'epoca,pieno di bianco,esaltato nelle vesti,una notte eccessivamente luminosa, (Johnny:"Con questa veste è come avere una lampadina accesa di notte");il nero dei paesani giustizieri,i rossi caldi nelle sequenze distruttive...com'era avaaantiii Nicholas Ray!!!
superando il fascino e il dolce sogno della visione,così si possono riepilogare i temi-chiave del film:
-sulla libertà delle propie scelte
-sulla forza delle donne
-sulle opposte fazioni
-sull'amore incondizionato
-sull'amore che resiste alle avversità della vita
-la semplicità e grandezza della storia di Johnny...
....
"Johnny,johnny Guitar a-ah a-ah" (cantato)
Una storia di amore represso e odio,Vienna, la propietaria di una casa da gioco,che fiuta l'affare del passaggio della ferrovia. JOHNNY GUITAR,vecchio pistolero,ex amante di Vienna che ritorna dal passato. Emma,malvagia e feroce nemica di Vienna,invidiosa di Ballerino Kid,conquistatore improbabile,e il suo compare Bart (straordinario). McIvers,debole uomo di potere,che subisce l'influenza,sottomesso,di Emma. Trama assolutamente romantica e una Joan Crawford (Vienna) che ruba la scena ("non ho mai visto una donna che fosse più uomo"),un'interpretazione sconvolgente,una recitazione teatrale che copre tutti gli altri comprimari.
Affascinato dalla scenografia,il saloon vagamente gotico,la cascata purificatrice per il nascondiglio segreto; e l'uso del colore ,pieno di modernità,avanguardia per quell'epoca,pieno di bianco,esaltato nelle vesti,una notte eccessivamente luminosa, (Johnny:"Con questa veste è come avere una lampadina accesa di notte");il nero dei paesani giustizieri,i rossi caldi nelle sequenze distruttive...com'era avaaantiii Nicholas Ray!!!
superando il fascino e il dolce sogno della visione,così si possono riepilogare i temi-chiave del film:
-sulla libertà delle propie scelte
-sulla forza delle donne
-sulle opposte fazioni
-sull'amore incondizionato
-sull'amore che resiste alle avversità della vita
-la semplicità e grandezza della storia di Johnny...
....
"Johnny,johnny Guitar a-ah a-ah" (cantato)
"Suo figlio è una brutta persona!"
"Li sto ascoltando per la prima volta",mi scrive G.Luke
Al primo ascolto,qualche tempo fà, mi ricordarono i Massimo Volume,e un pò i CCCP,ma subito,mi colpì l'inizio di "KAPPLER",quell'apertura sospesa su accordi 7* maggiore su cui il basso e la chitarra costruiscono uno spazio indefinito...
il testo bellissimo
KAPPLER
IO DORMIVO,MIA MADRE ANDAVA A LAVORARE PRESTO.
ARRIVAVA L'UNA ED ERO ANCORA A LETTO. RICORDO CHE MI ALZAVO,VESTIVO,PRENDEVO LA BORSA CON DENTRO I LIBRI DEL GIORNO PRIMA ED USCIVO DALLA FINESTRA DELLA MIA STANZA MENTRE MAMMA ENTRAVA DALLA PORTA.
MAMMA SI FIDAVA DI ME.UNA VOLTA ANDò AL RICEVIMENTO DEI PROFESSORI,PERCHè ERA UNA FASE POLITICA INTENSA: ASSEMBLEE,COSE COSì.
IL DOCENTE DI AGRARIA ERA UN OMONE VESTITO DI NERO ULTRACINQUANTENNE E ANCHE ULTRACONSERVATORE E TI TERRORIZZAVA SOLO A GURDARLO. LO AVEVAMO RIBATTEZZATO,
VISTO L'ABiTO E LO STILE,
"KAPPLER".
SUO FIGLIO è UNA BRUTTA PERSONA! -LE DISSE- NON STUDIA NIENTE,NON VIENE MAI A SCUOLA,QUANDO VIENE FA CASINO,SCIOPERA,CONTESTA,SOBILLA,STANCA...
LA SCUOLA A SUO FIGLIO NON SERVE,A SUO FIGLIO SERVE IL MILITARE NELLA LEGIONE STRANIERA. MA NON PENSI CHE IO SIA PREVENUTO: HO DATO QUATTRO COMPITI IN CLASSE IN UN QUADRIMESTRE,è STATO ASSENTE A TUTTI E QUATTRO. MANCAVANO TRE GIORNI AGLI SCRUTINI,GLI HO DETTO: "VA BENE CHE LA SCUOLA BORGHESE E GENTILIANA NON LE PIACE,MA FORSE UN DUE PRIMA DELLA MATURITà NON LE PIACEREBBE NEANCHE QUELLO..."
E ALLORA IO SONO VENUTO A SCUOLA AL POMERIGGIO A CINQUANTASEI ANNI E QUASI ALLA PENSIONE PER FAR FARE UN COMPITO A SUO FIGLIO,CHE NE HA SALTATI QUATTRO SU QUATTRO IN UN QUADRIMESTRE. HA PRESO OTTO. POI MI HA DETTO:
"PROF , IN PAGELLA MI Dà OTTO? LA MEDIA è OTTO,NO?"
SUO FUGLIO,SIGNORA,HA LA FACCIA COME IL Cxxx!
MIA MADRE TORNA E FA:" RAGAZZO MIO,HAI QUALCOSA CHE NON Và"
"KAPPLER,MAMMA,MI HA DATO OTTO".
KAPPLER ANDò IN PENSIONE TRE ANNI DOPO QUELLA MATURITà.
MORì NEL GIRO DI QUALCHE MESE.
(TESTI E MUSICHE: OFFLAGA DISCO PAX)
Da ascoltare anche "Tono Metallico Standard","Cinnamon","Robespierre" (fare l'esame di seconda elementare nel 1975!!!,i Van Hallennnn,la prima sega!!!...) e "Tatranky" (Felicità di Albano e Romina e gli anni ottanta)...
Offlaga,da Cavriago,spunti sognanti...di quei giorni felici che piacciono tanto al mio caro Keef ("Orietta Berti" a parte)
....
Il Sè è un'allegoria
Al primo ascolto,qualche tempo fà, mi ricordarono i Massimo Volume,e un pò i CCCP,ma subito,mi colpì l'inizio di "KAPPLER",quell'apertura sospesa su accordi 7* maggiore su cui il basso e la chitarra costruiscono uno spazio indefinito...
il testo bellissimo
KAPPLER
IO DORMIVO,MIA MADRE ANDAVA A LAVORARE PRESTO.
ARRIVAVA L'UNA ED ERO ANCORA A LETTO. RICORDO CHE MI ALZAVO,VESTIVO,PRENDEVO LA BORSA CON DENTRO I LIBRI DEL GIORNO PRIMA ED USCIVO DALLA FINESTRA DELLA MIA STANZA MENTRE MAMMA ENTRAVA DALLA PORTA.
MAMMA SI FIDAVA DI ME.UNA VOLTA ANDò AL RICEVIMENTO DEI PROFESSORI,PERCHè ERA UNA FASE POLITICA INTENSA: ASSEMBLEE,COSE COSì.
IL DOCENTE DI AGRARIA ERA UN OMONE VESTITO DI NERO ULTRACINQUANTENNE E ANCHE ULTRACONSERVATORE E TI TERRORIZZAVA SOLO A GURDARLO. LO AVEVAMO RIBATTEZZATO,
VISTO L'ABiTO E LO STILE,
"KAPPLER".
SUO FIGLIO è UNA BRUTTA PERSONA! -LE DISSE- NON STUDIA NIENTE,NON VIENE MAI A SCUOLA,QUANDO VIENE FA CASINO,SCIOPERA,CONTESTA,SOBILLA,STANCA...
LA SCUOLA A SUO FIGLIO NON SERVE,A SUO FIGLIO SERVE IL MILITARE NELLA LEGIONE STRANIERA. MA NON PENSI CHE IO SIA PREVENUTO: HO DATO QUATTRO COMPITI IN CLASSE IN UN QUADRIMESTRE,è STATO ASSENTE A TUTTI E QUATTRO. MANCAVANO TRE GIORNI AGLI SCRUTINI,GLI HO DETTO: "VA BENE CHE LA SCUOLA BORGHESE E GENTILIANA NON LE PIACE,MA FORSE UN DUE PRIMA DELLA MATURITà NON LE PIACEREBBE NEANCHE QUELLO..."
E ALLORA IO SONO VENUTO A SCUOLA AL POMERIGGIO A CINQUANTASEI ANNI E QUASI ALLA PENSIONE PER FAR FARE UN COMPITO A SUO FIGLIO,CHE NE HA SALTATI QUATTRO SU QUATTRO IN UN QUADRIMESTRE. HA PRESO OTTO. POI MI HA DETTO:
"PROF , IN PAGELLA MI Dà OTTO? LA MEDIA è OTTO,NO?"
SUO FUGLIO,SIGNORA,HA LA FACCIA COME IL Cxxx!
MIA MADRE TORNA E FA:" RAGAZZO MIO,HAI QUALCOSA CHE NON Và"
"KAPPLER,MAMMA,MI HA DATO OTTO".
KAPPLER ANDò IN PENSIONE TRE ANNI DOPO QUELLA MATURITà.
MORì NEL GIRO DI QUALCHE MESE.
(TESTI E MUSICHE: OFFLAGA DISCO PAX)
Da ascoltare anche "Tono Metallico Standard","Cinnamon","Robespierre" (fare l'esame di seconda elementare nel 1975!!!,i Van Hallennnn,la prima sega!!!...) e "Tatranky" (Felicità di Albano e Romina e gli anni ottanta)...
Offlaga,da Cavriago,spunti sognanti...di quei giorni felici che piacciono tanto al mio caro Keef ("Orietta Berti" a parte)
....
Il Sè è un'allegoria
lunedì, dicembre 11, 2006
RATS
In questo week-end con Phillippe abbiamo visto "The Departed" di Scorsese.
Rats,topi di fogna,nell'originale,sono due spie,due personaggi,intreccio di maschere e ambiguità,un poliziesco che gioca con la psicoanalisi.Due infiltrati,uno nella Squadra anticrimine di Boston,Matt Damon (Colin Sullivan),poliziotto in carriera,in realtà dipendente del boss Frank Costello ( un grande Jack Nicholson),l'altro, Di Caprio (Billy Costigan),reclutato dalla Sezione Infiltrati,con un passato nei quartieri di mafia,entra nell'organizzazione criminale. Poliziesco atipico e ipnotico che racconta le strade e i criminali,ma soprattutto ci regala tre ruoli indimenticabili e un finale da tragedia shakesperiana. Scorsese gioca molto con i cellulari (bellissimo l'uso continuo,doppio,l'nvio di sms in codice),ma usa le tecniche classiche per sbatterci in faccia la violenza,controllando ogni goccia di sangue lungo tutta la pellicola,in un crescendo di tensione. Martin Sheen(Capitano Qeenan) che precipita dal palazzo,sino alle ultime sequenze,quella dell'ascensore,la sparatoria con Di Caprio-Costigan, che pur essendo sotto copertura,da poliziotto vuole fare il suo arresto,cadono le maschere e tre corpi a terra :"Tu lo sai benissimo chi sono io,lo sai...lo stò portando di sotto...." . Il finale con il Sergente Dignam (Mark Wahlberg) e l'ultimo proiettile a rompere lo specchio dell'ambigua dualità di menzogna-verità,inquadratura camera con vista sulla città, e che non posso svelare del tutto....grande!!!!!
Rats,topi di fogna,nell'originale,sono due spie,due personaggi,intreccio di maschere e ambiguità,un poliziesco che gioca con la psicoanalisi.Due infiltrati,uno nella Squadra anticrimine di Boston,Matt Damon (Colin Sullivan),poliziotto in carriera,in realtà dipendente del boss Frank Costello ( un grande Jack Nicholson),l'altro, Di Caprio (Billy Costigan),reclutato dalla Sezione Infiltrati,con un passato nei quartieri di mafia,entra nell'organizzazione criminale. Poliziesco atipico e ipnotico che racconta le strade e i criminali,ma soprattutto ci regala tre ruoli indimenticabili e un finale da tragedia shakesperiana. Scorsese gioca molto con i cellulari (bellissimo l'uso continuo,doppio,l'nvio di sms in codice),ma usa le tecniche classiche per sbatterci in faccia la violenza,controllando ogni goccia di sangue lungo tutta la pellicola,in un crescendo di tensione. Martin Sheen(Capitano Qeenan) che precipita dal palazzo,sino alle ultime sequenze,quella dell'ascensore,la sparatoria con Di Caprio-Costigan, che pur essendo sotto copertura,da poliziotto vuole fare il suo arresto,cadono le maschere e tre corpi a terra :"Tu lo sai benissimo chi sono io,lo sai...lo stò portando di sotto...." . Il finale con il Sergente Dignam (Mark Wahlberg) e l'ultimo proiettile a rompere lo specchio dell'ambigua dualità di menzogna-verità,inquadratura camera con vista sulla città, e che non posso svelare del tutto....grande!!!!!
domenica, dicembre 10, 2006
TUTTO PEZZA
Tractor cerca il mazzo di chiavi perduto.Trapasso.
La piccola dal sorriso di latte non le ha viste,
Al bar delle star,nemmeno
Anche Il piccolo Mario, che cercava di tenere acceso lo stereo,non le toccò.
E quante,eccole!
La chiave di quella particolare stanza,di un altra porta,di un segreto,di un tesoro,le chiavi di una città. Insomma quando le perdi è un casino. E ci sono anche chiavi di vetro,molto fragili,usate in storie intriganti e delittuose. Non parliamo poi delle chiavi magiche,quelle che ricevi in regalo,che chiudono un marchingegno segreto che trasforma. Si tocca l'assoluto con le Chiavi del Paradiso,ma non sono tempi questi,dove il melodramma è superato...
E non possiamo scordarci delle Chiavi di casa,strumento del potere personale insieme alla crema per i brufoli e alla prima scatola di tutine di lattice.
E poi ancora,le chiavi in mano,gesto rituale,della responsabilità o dell'inganno,storiche quelle delle cinture di castità,che una volta lasciate in custodia,venivano duplicate da abili fabbri...
Tractor questa mattina ha ritrovato le sue.
Tractor & Phillippe giocano e vincono (3-2),e dopo, la stanza si riempie,
"tutto pezzza",brebei
e le patate che illudono il vino e le birre,
tre quarti d'ora che si consumano sempre a bocca piena...
La piccola dal sorriso di latte non le ha viste,
Al bar delle star,nemmeno
Anche Il piccolo Mario, che cercava di tenere acceso lo stereo,non le toccò.
E quante,eccole!
La chiave di quella particolare stanza,di un altra porta,di un segreto,di un tesoro,le chiavi di una città. Insomma quando le perdi è un casino. E ci sono anche chiavi di vetro,molto fragili,usate in storie intriganti e delittuose. Non parliamo poi delle chiavi magiche,quelle che ricevi in regalo,che chiudono un marchingegno segreto che trasforma. Si tocca l'assoluto con le Chiavi del Paradiso,ma non sono tempi questi,dove il melodramma è superato...
E non possiamo scordarci delle Chiavi di casa,strumento del potere personale insieme alla crema per i brufoli e alla prima scatola di tutine di lattice.
E poi ancora,le chiavi in mano,gesto rituale,della responsabilità o dell'inganno,storiche quelle delle cinture di castità,che una volta lasciate in custodia,venivano duplicate da abili fabbri...
Tractor questa mattina ha ritrovato le sue.
Tractor & Phillippe giocano e vincono (3-2),e dopo, la stanza si riempie,
"tutto pezzza",brebei
e le patate che illudono il vino e le birre,
tre quarti d'ora che si consumano sempre a bocca piena...
(pezza= "sa pezza")
venerdì, dicembre 08, 2006
vanish into fever's tranced drinks
CHARLES & AMICO-FABER on the road to Karalis
...arrivati e vi siete immersi
e persi
nel bosco cagliaritano
affondando in febbrili bevute
d'incoscienza
e sento lontano
telepathy
le vostre menti ronzare...
...arrivati e vi siete immersi
e persi
nel bosco cagliaritano
affondando in febbrili bevute
d'incoscienza
e sento lontano
telepathy
le vostre menti ronzare...
lunedì, dicembre 04, 2006
JUKEBOX ALL'IDROGENO (DICEMBRE-06)
-KASABIAN - EMPIRE (Come Marc Bolan che fuma erba in un episodio di Doctor Who)
- VIRGINIANA MILLER - FUOCHI FATUI D'ARTIFICIO ( come mischiare Montale,Tommy Hilfiger,Gadda e La Nike,Pasolini e Pertini,Marx e GoodBye Lenin!,Alessandro Magno,Enrico Mattei,Atom Egoyan e Uri Galler)
NICKELBACK - MTV UNPLUGGED
-DARKEL - S/t (Sotto il Cielo di Parigi,alle 5 del mattino per Rue de Rivolì,lei con le scarpette penzolanti dalla mano)
- THE NICE BOYS - JOHNNY GUITAR (ricordando quando, all'High School di Portland, si discorreva di glam,paillettes,nostalgia,glamour,power pop,Stones,Needles and Pins.Vi odio,vi odio)
....
KOOP - KOOP (2006) (Gli Svedesi scendono a Ibiza)
LUOMO - PAPER TIGERS (strisce beat,al "Bob" tra 10 anni)
MOTEL CONNECTION - DO I HAVE A LIFE
play
- VIRGINIANA MILLER - FUOCHI FATUI D'ARTIFICIO ( come mischiare Montale,Tommy Hilfiger,Gadda e La Nike,Pasolini e Pertini,Marx e GoodBye Lenin!,Alessandro Magno,Enrico Mattei,Atom Egoyan e Uri Galler)
NICKELBACK - MTV UNPLUGGED
-DARKEL - S/t (Sotto il Cielo di Parigi,alle 5 del mattino per Rue de Rivolì,lei con le scarpette penzolanti dalla mano)
- THE NICE BOYS - JOHNNY GUITAR (ricordando quando, all'High School di Portland, si discorreva di glam,paillettes,nostalgia,glamour,power pop,Stones,Needles and Pins.Vi odio,vi odio)
....
KOOP - KOOP (2006) (Gli Svedesi scendono a Ibiza)
LUOMO - PAPER TIGERS (strisce beat,al "Bob" tra 10 anni)
MOTEL CONNECTION - DO I HAVE A LIFE
play
domenica, dicembre 03, 2006
Oh Dennis,Dennis!
"Voglio proprio verificare il titolo di questo disco,perchè sento che il suo stile alquanto datato mi influenza nella scelta delle parole. E' "MELLOW MELLOW",di DONOVAN. Donovan era un menestrello folk con la passione dell'acido che alla fine degli anni Sessanta ha pubblicato due LP ottimi,ma poi ha chiuso con le droghe,si è dato alla New Age ed è diventato quel caso umano imbarazzante a cui oggi i più associano il suo nome.
Per un breve periodo,è riuscito a tradurre le sensazioni dell'acido in canzoni esoteriche e tuttavia orecchiabili. Canzoni più nostalgiche che intelligenti,ma va detto che dipingono un quadro efficace,per quanto di dubbio gusto,di una precisa atmosfera psichica. Sotto la patina "generazionale",mi sembra quasi di intravedere il barlume dell'epifania,come una sirena che suona in sottofondo"
DENNIS COOPER,scrittore radicale,nei dintorni di Los Angeles,"Idoli"
Per un breve periodo,è riuscito a tradurre le sensazioni dell'acido in canzoni esoteriche e tuttavia orecchiabili. Canzoni più nostalgiche che intelligenti,ma va detto che dipingono un quadro efficace,per quanto di dubbio gusto,di una precisa atmosfera psichica. Sotto la patina "generazionale",mi sembra quasi di intravedere il barlume dell'epifania,come una sirena che suona in sottofondo"
DENNIS COOPER,scrittore radicale,nei dintorni di Los Angeles,"Idoli"
FACCIAMO IL PRESEPE vivente! Personaggi...
Mi ricordo ancora la tanto attesa recita di Natale,quella che si organizzava alla Scuola Materna,o meglio nota,da noi,"Dalle Suore".
Facciamo un gioco,immaginiamo di voler allestire una nostra recita di Natale,la messa in scena della Natività (Al cinema "Nativity"),tra di noi,dai scegliamo i vari ruoli,"chi-- vuole- il --personaggio- chi"...
Dai è un gioco!
Vorrei fare Pilato,ma forse qui nella Storia,siamo un po avanti,allora,forse mi piacerebbe Erode,anche se è un ruolo marginale...ma vorrei anche...uhm uhm
(Apro una parentesi grandissima su Ponzio Pilato,una di quelle figure che,nei Corsi di Storia antica,mi ha sempre affascinato,perchè della sua vita non si sapeva praticamente nulla,si dubitava della sua esistenza. Menzionato solo nell'Iscrizione trovata negli scavi di Cesarea,1961,una lapide 82x65 cm,datata 31 d.C. )
Per Mirto Birmingh-etc-etc. penso per ora al personaggio della Stella Cometa,colorata,un pò alla "Studio-54" e Grease,visto anche i festini colorati e pericolosi dei suoi amici,se una trombetta si puo dire pericolosa....
Per Il Bambino sono indeciso tra Little-Fabius e Phillippe,ma anche Keef è adatto,ma per quest'ultimo,che è versatile,ci sono molte possibilità,compreso il ruolo del Pastorello...
Poi penso al nostro Reit,quale personaggio per lui??? Giuseppe no,troppo buono,
un Re-Magio nemmeno,uhm...oh nel Presepe non c'è un ruolo "democratico",inquietante....mi sa che farà il Cammello,ah no no,questo è per Sapiente...
Dai datemi una mano,organizziamo questo Cast grandissimo e bellissimo,giochiamo!....
Ci sto pensando ancora eh!...
Facciamo un gioco,immaginiamo di voler allestire una nostra recita di Natale,la messa in scena della Natività (Al cinema "Nativity"),tra di noi,dai scegliamo i vari ruoli,"chi-- vuole- il --personaggio- chi"...
Dai è un gioco!
Vorrei fare Pilato,ma forse qui nella Storia,siamo un po avanti,allora,forse mi piacerebbe Erode,anche se è un ruolo marginale...ma vorrei anche...uhm uhm
(Apro una parentesi grandissima su Ponzio Pilato,una di quelle figure che,nei Corsi di Storia antica,mi ha sempre affascinato,perchè della sua vita non si sapeva praticamente nulla,si dubitava della sua esistenza. Menzionato solo nell'Iscrizione trovata negli scavi di Cesarea,1961,una lapide 82x65 cm,datata 31 d.C. )
Per Mirto Birmingh-etc-etc. penso per ora al personaggio della Stella Cometa,colorata,un pò alla "Studio-54" e Grease,visto anche i festini colorati e pericolosi dei suoi amici,se una trombetta si puo dire pericolosa....
Per Il Bambino sono indeciso tra Little-Fabius e Phillippe,ma anche Keef è adatto,ma per quest'ultimo,che è versatile,ci sono molte possibilità,compreso il ruolo del Pastorello...
Poi penso al nostro Reit,quale personaggio per lui??? Giuseppe no,troppo buono,
un Re-Magio nemmeno,uhm...oh nel Presepe non c'è un ruolo "democratico",inquietante....mi sa che farà il Cammello,ah no no,questo è per Sapiente...
Dai datemi una mano,organizziamo questo Cast grandissimo e bellissimo,giochiamo!....
Ci sto pensando ancora eh!...
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