Ieri pomeriggio,prima di scendere in spiaggia al Babylon,finalmente,ho visto Il Caso Thomas Crawford,legal thriller con derive psicologiche diretto dal furbo Gregory Hoblit.
In una villa lussuosa e arredata secondo le ultime mode parigine,il magnate dell'aeronautica Thomas Crawford (Anthony Hopkins) uccide la moglie adultera e viene indagato dal giovane e rampante in carriera Procuratore Willy Beachum (Ryan Gosling). Comincia come Sex and the City e prosegue come un classico film giudiziario,a tinte gialle,con suspense e molti colpi di scena obbligatori e non sempre ben congeniati. Sceneggiatura complicata ma non perfetta,il Caso è però soprattutto la storia dello scontro,duello tra il giovane avvocato Beachum (bravissimo Ryan Gosling,già apprezzato in The Believer,2001) e il vecchio,cinico e un pò malato Crawford. Il contesto della messa in scena,le fasi del processo, a tratti è un po prevedibile e un po noioso,ma Hopkins si conferma ancora abbastanza torbido e tiene alta la tensione.Ancora una volta,come in Departed,ci sono molte scene girate con il cellulare in primo piano,tutti questi cellulari,Gosling ne fà un uso eccessivo,e bastaaaa...
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