Ho sentito parlare di questo romanzo qualche tempo fà,durante un pomeriggio di routine e lavoro,quando la radio e quelli di Deejay riempiono il mondo delle idee. E cosi,con quel titolo in testa,quando sono stato a Roma per il Dissonanze 08,sono entrato nella piu grande Libreria del Corso e l'ho comprato. La solitudine dei numeri primi è il primo romanzo del giovane Paolo Giordano,nato a Torino nel 1982,laureato in fisica teorica e lavora presso l'Università con una borsa di dottorato.
Ho letto le prime 207 pagine molto velocemente e aspetto con impazienza ogni momento libero per andare oltre. Leggo e trascuro un pò tutto il resto,impregnato della storia di Alice e Mattia,i percorsi,l'intreccio delle loro esitenze prima adolescenti e poi,fuori dalle proprie voragini,diventati adulti e l'università e il lavoro. Due primi gemelli,come quei numeri primi speciali. Sono coppie di numeri primi che se ne stanno vicini,quasi vicini,perchè fra loro vi è sempre un numero pari che gli impedisce di toccarsi per davvero.
Le immagini si rincorrono e ti rimangono addosso quelle sensazioni dei pomeriggi d'inverno unici e irripetibili.
Mi è piaciuto molto,lo stile è semplice,è una lettura che comprende anche un esperienza fisica,ti senti quasi senza pelle,e ti sembra di essere stato via per troppo tempo.
E dopo un pomeriggio di brezza leggera e fredda in spiaggia a San Gemy,sono rientrato,ho aperto la porta dello Studio,e buttato lo zaino sul tavolino in mezzo alle carte e altri volumi,il libro è cascato a terra e mi ha sbattuto in faccia la pagina 207 e Per Mattia era la fine della giornata. Girò intorno al tavolo.Guardò distrattamente i fogli impilati da una parte...era ancora inchiodato su quel passaggio... Ho fatto un sorrisetto e mi son messo a fare i conti delle pagine rimanenti.
PLAY > HECTOR ZAZOU - GOELAND (da L'Absence)
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento