Ieri sera al Babylon per Spagna-Italia degli Europei. Fat-Lizard arriva quasi puntuale dopo una gita a Nuragus,in mezzo ai campi gialli dei bellissimo altopiano del centro Sardegna.Siamo sistemati sulla seconda linea di tavolini della veranda a mattoncini, strapiena di pubblico,davanti al maxi-schermo a bassa fedeltà. Al mio fianco Amico-Faber,più in la ,Fat e la bellissima Helen,Tractor e Francy,a destra ho vicino il reduce Keef e Lucy Harmon.
Dopo la maglia rosa piu pantaloni di lino bianco di Tom-Tom,la cosa che si nota di più,è il tappetto di Ichnusa che sovrasta i tavolini.
Nei primi 33 minuti della partita ci mangiamo delle pizze,beviamo le prime 6-7 birre,salutiamo le nuove arrivate,altre già viste,fumiamo,Keef mi fà vedere il lunghissimo curriculum del suo Capitano,roba tosta,facciamo di tutto...e finalmente arriva IL PRIMO CALCIO D'ANGOLO!!! ( a favore della Spagna),applausi generali e già si nota Pier-junior che si agita provocando le prime urla da tifosi.
E dopo la pizza, ogni due birre arriva un tiro di Silva.Ehhh ma quanto tira da fuori!Per il resto una noia quasi mortale,invece risulta molto interessante osservare le reazioni,variazioni psicosomatiche del pubblico intorno. E Fat cerca di farsi delle idee su certe cose che avvengono sotto delle magliette li intorno,e gli spagnoli continuano a fare un sacco di passaggi indietro e che palle.Torres corre e sgambetta,aspetta,si fa vedere,va di qua e di là,si aggiusta il cerchietto e il bravo Chiellini gli rompe le palle e il biondino fà :- dai smettila,fammi segnare che poi devo andare a un festino -
E in campo si vedono tante cose,c'è caldo a Vienna oggi,poi sicuramente anche altri devono andare a quel festino,quindi non vogliono sprecare energie,molti palloni fuori,altri fuori e intorno ai pali,ma non succede nulla.
E Tractor,dopo l'ennesimo sorso si ripete e sbotta - Cuddu *** de Toni non segna mancu a balla - . Inquietante. Toni è triste,si vede,in calo i contratti pubblicità.
A centrocampo succedono molte cose,ma spesso gli allenatori si dimenticano dell'attacco,insomma bisogna segnare,tira,"fai qualcosa di sinistra...di sinistro",ma sarà che abbiamo fatto cosi tanti goals,non sprechiamo energie. La pizza era buonissima,e il primo rutto per la troppa birra e per l'emozione arriva con il sussulto per la botta sicura di Camoranesi. Whooooooo. La banda di Pier-junior inizia a scaldarsi e partono i primi cori del mondiale che fu,altri tempi,altre energie...vabbe non facciamo dietrologia. E arriva Sapientino e appollaiato sul bancone con quelle dei nuovi arrivi,invoca ripetutamente il nome di Del Piero,alcuni interisti rispondono,il tono dipende dal numero di birre bevute.Keef si controlla,replica in silenzio.(...)
Ci siamo distratti un po,Keef ordina altre pizze,gli interisti cominciano quasi a litigare,prepariamo il barbecue,ma Camoranesi ci riportà alla realtà del gioco,finiscono le distrazioni,il gioco è più fluido. Torres và,viene,si rimette un pò di gel,manca poco al festino col dj,si prepara ,ogni tanto scivola,rotola,viene ostacolato...peccato nelle altre partite mi piacque molto. E Toni dov'è? non lo vedo,e lo cerca anche Cassano,invano,e quando lo inquadrano le telecamere,mamma mia che faccia che c'ha! Vuoi vedere che anche lui è invitato alla festa?!
E gli spagnoli forzano,cosi anche noi,all'urlo :-Birra per tutti! -.
Non siamo ancora sbronzi,ma quelli davanti,la banda di Little-Serge,ci superano,sono una cassa (di birra )avanti!
E poi chi è quello li? - Faberglass ???.... ah no,Fabregas!- Ancora centrocampo e succede qualcosa,mentre quelli di Pier-junior,molte bottiglie dopo,iniziano vari ritornelli e coretti a chimata nominale,finchè il tiro da fuori di Senna e la deviazione di Buffon (troppo bravo)provocano un altro grande sussulto e rutto.
Oh ma Torres dov'è finito?? dov'è?Dov'é? - Passa a prendere il dj e poi va alla festa! - . Ah ok ,bene.Peccato le altre volte ha giocato cosi bene...Mah
Dopo l'ennesimo coro da curva, tra il nostro pubblico tira una brutta aria,la partita è stanca,le birre non finiscono più ma i supplementari arrivano lo stesso. Sapientino si distrae intorno al bancone con Helen-da-Londra e le nuove amiche e non si accorge del cross di Zambrotta deviato dalla testa di Di Natale e Casillas ci arriva come se toccasse E.T. !
Anche Tom-Tom è distratto e intrattiene due amichetti,ospiti della casa al mare,raccontando come ,qualche estate fà ,è riuscito a non farsi arrestare . Arrivano altre birre,l'unico sollievo in un finale di serata doloroso e triste.
Trillo del cellulare , sms : - Non vieni alla festa? -
-Kruder & Dorfmeister a Vienna!!!! Stai scherzando!? Arrivo!....-
lunedì, giugno 23, 2008
lunedì, giugno 16, 2008
Colpo di scena!
Ieri pomeriggio,prima di scendere in spiaggia al Babylon,finalmente,ho visto Il Caso Thomas Crawford,legal thriller con derive psicologiche diretto dal furbo Gregory Hoblit.
In una villa lussuosa e arredata secondo le ultime mode parigine,il magnate dell'aeronautica Thomas Crawford (Anthony Hopkins) uccide la moglie adultera e viene indagato dal giovane e rampante in carriera Procuratore Willy Beachum (Ryan Gosling). Comincia come Sex and the City e prosegue come un classico film giudiziario,a tinte gialle,con suspense e molti colpi di scena obbligatori e non sempre ben congeniati. Sceneggiatura complicata ma non perfetta,il Caso è però soprattutto la storia dello scontro,duello tra il giovane avvocato Beachum (bravissimo Ryan Gosling,già apprezzato in The Believer,2001) e il vecchio,cinico e un pò malato Crawford. Il contesto della messa in scena,le fasi del processo, a tratti è un po prevedibile e un po noioso,ma Hopkins si conferma ancora abbastanza torbido e tiene alta la tensione.Ancora una volta,come in Departed,ci sono molte scene girate con il cellulare in primo piano,tutti questi cellulari,Gosling ne fà un uso eccessivo,e bastaaaa...
In una villa lussuosa e arredata secondo le ultime mode parigine,il magnate dell'aeronautica Thomas Crawford (Anthony Hopkins) uccide la moglie adultera e viene indagato dal giovane e rampante in carriera Procuratore Willy Beachum (Ryan Gosling). Comincia come Sex and the City e prosegue come un classico film giudiziario,a tinte gialle,con suspense e molti colpi di scena obbligatori e non sempre ben congeniati. Sceneggiatura complicata ma non perfetta,il Caso è però soprattutto la storia dello scontro,duello tra il giovane avvocato Beachum (bravissimo Ryan Gosling,già apprezzato in The Believer,2001) e il vecchio,cinico e un pò malato Crawford. Il contesto della messa in scena,le fasi del processo, a tratti è un po prevedibile e un po noioso,ma Hopkins si conferma ancora abbastanza torbido e tiene alta la tensione.Ancora una volta,come in Departed,ci sono molte scene girate con il cellulare in primo piano,tutti questi cellulari,Gosling ne fà un uso eccessivo,e bastaaaa...
giovedì, giugno 12, 2008
Sorriso di Nylon
Machine Gun è il titolo dello straordinario brano dell'ultimo lavoro dei Portishead. A Bristol a volte ritornano,sono passati degli anni.
Ascolto THIRD,del quale abbiamo già accennato,in queste notti di fine primavera,un album lunghissimo,con i sei minuti ossessivi di We Carry on,gli altri sei minuti di echi doorsiani in Small,in queste notti dedicate alla durata. Quanto durerà la pioggia? Quanto durerà l'Estate? (sic)? Quanto durerà il conflitto emotivo-rievocativo della storia di Alice e Mattia?
Domani ci sarà un altra di queste notti,Magic Doors stende,graffia e il piano apre uno spiraglio,per reinventarsi,piccolo brano ma perfetto. E con Threads il cantanto di Beth è un ricapitolare,un riassumere,a Bristol si ritorna e sorprendono.
Ed è una variazione continua sulla voce,sulle possibilità di dire e non dire,i cambi di ritmo,i rallentamenti,le aperture melodiche o della batteria si alternano e ripetono magnificamente. E resto senza parole,l'immagine di Beth chiusa in un Teatro,accompagnata dagli strumenti, quell'unico straordianario Coro meccanico,e un grande lamento che sfuma nel finale,interrotto da oboisti ribelli. E' un magnifico rovesciamento della situazione in cui percepiamo un accordo segreto,la sua bellezza stronca questo infinito,lungo,durevole chiaro di luna e c'è una vampa di luce in ogni nota.
Ascoltando > Portishead - Third
Ascolto THIRD,del quale abbiamo già accennato,in queste notti di fine primavera,un album lunghissimo,con i sei minuti ossessivi di We Carry on,gli altri sei minuti di echi doorsiani in Small,in queste notti dedicate alla durata. Quanto durerà la pioggia? Quanto durerà l'Estate? (sic)? Quanto durerà il conflitto emotivo-rievocativo della storia di Alice e Mattia?
Domani ci sarà un altra di queste notti,Magic Doors stende,graffia e il piano apre uno spiraglio,per reinventarsi,piccolo brano ma perfetto. E con Threads il cantanto di Beth è un ricapitolare,un riassumere,a Bristol si ritorna e sorprendono.
Ed è una variazione continua sulla voce,sulle possibilità di dire e non dire,i cambi di ritmo,i rallentamenti,le aperture melodiche o della batteria si alternano e ripetono magnificamente. E resto senza parole,l'immagine di Beth chiusa in un Teatro,accompagnata dagli strumenti, quell'unico straordianario Coro meccanico,e un grande lamento che sfuma nel finale,interrotto da oboisti ribelli. E' un magnifico rovesciamento della situazione in cui percepiamo un accordo segreto,la sua bellezza stronca questo infinito,lungo,durevole chiaro di luna e c'è una vampa di luce in ogni nota.
Ascoltando > Portishead - Third
lunedì, giugno 09, 2008
Alice e Mattia
Ho sentito parlare di questo romanzo qualche tempo fà,durante un pomeriggio di routine e lavoro,quando la radio e quelli di Deejay riempiono il mondo delle idee. E cosi,con quel titolo in testa,quando sono stato a Roma per il Dissonanze 08,sono entrato nella piu grande Libreria del Corso e l'ho comprato. La solitudine dei numeri primi è il primo romanzo del giovane Paolo Giordano,nato a Torino nel 1982,laureato in fisica teorica e lavora presso l'Università con una borsa di dottorato.
Ho letto le prime 207 pagine molto velocemente e aspetto con impazienza ogni momento libero per andare oltre. Leggo e trascuro un pò tutto il resto,impregnato della storia di Alice e Mattia,i percorsi,l'intreccio delle loro esitenze prima adolescenti e poi,fuori dalle proprie voragini,diventati adulti e l'università e il lavoro. Due primi gemelli,come quei numeri primi speciali. Sono coppie di numeri primi che se ne stanno vicini,quasi vicini,perchè fra loro vi è sempre un numero pari che gli impedisce di toccarsi per davvero.
Le immagini si rincorrono e ti rimangono addosso quelle sensazioni dei pomeriggi d'inverno unici e irripetibili.
Mi è piaciuto molto,lo stile è semplice,è una lettura che comprende anche un esperienza fisica,ti senti quasi senza pelle,e ti sembra di essere stato via per troppo tempo.
E dopo un pomeriggio di brezza leggera e fredda in spiaggia a San Gemy,sono rientrato,ho aperto la porta dello Studio,e buttato lo zaino sul tavolino in mezzo alle carte e altri volumi,il libro è cascato a terra e mi ha sbattuto in faccia la pagina 207 e Per Mattia era la fine della giornata. Girò intorno al tavolo.Guardò distrattamente i fogli impilati da una parte...era ancora inchiodato su quel passaggio... Ho fatto un sorrisetto e mi son messo a fare i conti delle pagine rimanenti.
PLAY > HECTOR ZAZOU - GOELAND (da L'Absence)
Ho letto le prime 207 pagine molto velocemente e aspetto con impazienza ogni momento libero per andare oltre. Leggo e trascuro un pò tutto il resto,impregnato della storia di Alice e Mattia,i percorsi,l'intreccio delle loro esitenze prima adolescenti e poi,fuori dalle proprie voragini,diventati adulti e l'università e il lavoro. Due primi gemelli,come quei numeri primi speciali. Sono coppie di numeri primi che se ne stanno vicini,quasi vicini,perchè fra loro vi è sempre un numero pari che gli impedisce di toccarsi per davvero.
Le immagini si rincorrono e ti rimangono addosso quelle sensazioni dei pomeriggi d'inverno unici e irripetibili.
Mi è piaciuto molto,lo stile è semplice,è una lettura che comprende anche un esperienza fisica,ti senti quasi senza pelle,e ti sembra di essere stato via per troppo tempo.
E dopo un pomeriggio di brezza leggera e fredda in spiaggia a San Gemy,sono rientrato,ho aperto la porta dello Studio,e buttato lo zaino sul tavolino in mezzo alle carte e altri volumi,il libro è cascato a terra e mi ha sbattuto in faccia la pagina 207 e Per Mattia era la fine della giornata. Girò intorno al tavolo.Guardò distrattamente i fogli impilati da una parte...era ancora inchiodato su quel passaggio... Ho fatto un sorrisetto e mi son messo a fare i conti delle pagine rimanenti.
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giovedì, giugno 05, 2008
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