martedì, febbraio 12, 2008

Brody kills Jaws

E' già mito.Quando ho appreso la notizia,erano le dieci del mattino e stavo attaccato all'ultimo crackers. Domenica è scomparso l'attore Roy Scheider,è il poliziotto Martin Brody che ha ucciso LO SQUALO.Tutti lo ricordano per un altro film. Lì,tra le parole che raccontavano la sua carriera,cresceva l'emozione e interrotto l'altro flusso di pensieri, mi ritornavano forti alcune sequenze che mi travolsero nella circostanza.La tranquilla spiaggia di Amity e i suoi bagnanti ,il Flipper del chiosco con la scritta "Killer Shark".Un film semplicissimo ma grande.Spielberg racconta come in un romanzo d'avventura e gioca abilmente con le inquadrature e la suspense,cinema di attesa dell'azione,e anche un piede che scivola sulla barca provoca terribili reazioni,inquietante il materassino e il paesaggio a pelo d'acqua. Il poliziotto Brody è una figura umana straordinaria e lo strano miscuglio di emozioni culmina nel finale grandioso,quando si trova faccia a faccia con l'enorme squalo,cacciatore superstite,appeso sull'albero maestro, con un fucile e l'arpone,mentre l'imbarcazione cola a picco lentamente.
Eccola di nuovo quella sensazione,sempre piu forte,mentre vedevo Brody puntare l'arma e sparare verso la bombola da sub in bocca allo squalone. E poi subito in quella scena,la grande esplosione,l'oceano che si tinge di rosso e diventa lo sfondo cinematografico di questa deflagrazione crescente,con l'urlo liberatorio e il ritorno dell'elemento umano,questo senza i tanti effetti speciali.
Kult
La prossima volta" ci vuole una barca piu grossa".

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