Lunedi, ho visto Into the Wild,di Sean Penn.
Com'è difficile amare,scegliere e praticare il rischio della libertà. E com'è facile mettersi in viaggio,on the road,in fuga rinunciando irrimediabilmente alla carriera certa,ai legami,tagliando ogni contatto con la società alla ricerca della parte più vera di noi stessi.
Si svolge tra l'Alaska e il Messico,attraversando il Colorado (in kayak) e il South Dakota ,Into the Wild,di Sean Penn: racconta la storia del giovane Christopher McCandless,travolto da un esperienza-avventura-viaggio estremo fino ai confini delle immense terre dell'Alaska. Certo, la sua è una vicenda limite. Un lungo cammino in mezzo a squarci naturalistici sublimi,in un mondo separato e regolato dalle leggi della natura,attraversa gli stadi simbolici della conoscenza,come in un viaggio platonico all'indietro,verso le ombre primordiali della caverna,tracciando i percorsi di una possibile fuga e dominio dal proprio destino, la ricerca di un senso che può diventare ossessione e dal finale comunque tragico e fatale.
Christopher è diviso tra il ricordo doloroso della sua infanzia e la fedeltà totale all'idea di una possibile ricerca della felicità, e questa alla fine è il tema esplicito del film;della sua scelta che annulla,nega una cultura che ha creato la lista d'attesa(durata quattro anni) per discendere il fiume in kayak.
Le astrazioni spontane si aggrovigliano,durante la visione,e si chiarificano,annullano nella sublime fotografia degli spazi geografici.
E altro tema implicito,la paura,della solitudine. Un sentimento tenuto nascosto,incatenato e controllato attraverso l'incontro e la conoscenza degli altri: la giovane amica,gli amici operai dei lavori occasionali,il veterano in pensione.
Di questa paura nelle ultime sequenze,forse, si manifestano i sintomi.
La regia,in molti momenti, mantiene l'inquadratura quasi ferma sul volto del bravo Emile Hirsch,sottolinea l'ossessività di certi comportamenti,rituali,per portare in primo piano il senso profondo e silenzioso di quel che vediamo. Le splendide musiche di Eddie Vedder arricchiscono le immagini in perfetta sincronia,talvolta svolgono il contenuto,insieme alla voce fuori campo di una sorella abbandonata.
I continui flashback ci mostrano altre immagini,si tratta della memoria di fatti lontani nel tempo: di odio e violenza (psicologica) . Forse si tratta di quelle esclusioni-inclusioni che hanno indotto Christopher a sfuggire al proprio destino.
Il finale ci mostra un corpo alla deriva,forse sotto l'occhio di un dio quasi beffardo e sottile,e forte che affronta la fatalità imprevedibile di un tragico errore.Ma ci rimane impresso l'ultimo sorriso di Christopher,sotto il cielo dell'Alaska,che gli dà il piacere, la gioia, e una felicità così violenta,subitanea, assoluta che non passa...non c'è piu paura,ma "la felicità è reale solo se viene condivisa"....
Buona Visione.
venerdì, febbraio 29, 2008
domenica, febbraio 24, 2008
Never let me go
Ieri,nel tardo pomeriggio,stavo aspettando The Bad Lieutenant per l'ora del caffè al Rad Dragon tra le mille luci del Corso. Ho ascoltato i primi brani del nuovo album di Goldfrapp,Seventh Tree,questo momento che viene da un'altra parte,in cui la musica palesa questa dimensione di un altrove,un condensarsi piacevole di strumenti e voce a tratti misterioso ma che apre a una sensibilità quasi istintiva e piena di immagini impressionistiche,e nell'ascolto c'è questa specie di ineliminabile accordo tra note e immagini,ritmo e sensazioni e aumentando il volume cerchiamo di catturare questa cosa che viene da altrove...
L'album del duo inglese è stato registrato nelle campagne,forse è lo stesso bungalow di Felth Mountain,prediligono perdersi nel verde della natura. Mentre ascoltavo, leggevo alcune pagine di Kazuo Ishiguro.
Anche la storia di Kazuo inizia in campagna,un campo avvolto nella nebbia,alla ricerca di un luogo ben preciso.
Kazuo nella descrizione delle cose ci vuole riportare al ricordo di quel posto,dove forse tutto iniziò e dal quale i personaggi fuggono.
Kazuo delinea i particolari,i ricordi superano i primi confini,e arriva il momento di parlare di Hailsham,questo luogo misterioso,e di cui si vuole sapere tutto.
Kazuo racconta di Tommy,in quel pomeriggio di calcio e d'ira al North Playing Field...e Kazuo continua mettendoci alla prova,nella ricostruzione dei primi episodi ricordati dalla giovane Kathy,ma la storia di Hailsham riserva molte altre sorprese...
leggendo Kazuo....
L'album del duo inglese è stato registrato nelle campagne,forse è lo stesso bungalow di Felth Mountain,prediligono perdersi nel verde della natura. Mentre ascoltavo, leggevo alcune pagine di Kazuo Ishiguro.
Anche la storia di Kazuo inizia in campagna,un campo avvolto nella nebbia,alla ricerca di un luogo ben preciso.
Kazuo nella descrizione delle cose ci vuole riportare al ricordo di quel posto,dove forse tutto iniziò e dal quale i personaggi fuggono.
Kazuo delinea i particolari,i ricordi superano i primi confini,e arriva il momento di parlare di Hailsham,questo luogo misterioso,e di cui si vuole sapere tutto.
Kazuo racconta di Tommy,in quel pomeriggio di calcio e d'ira al North Playing Field...e Kazuo continua mettendoci alla prova,nella ricostruzione dei primi episodi ricordati dalla giovane Kathy,ma la storia di Hailsham riserva molte altre sorprese...
leggendo Kazuo....
venerdì, febbraio 22, 2008
Toppp!!!... Gun
Ieri,sul Quarto Canale di un Importante Imprenditore italiano,è andato in onda Top Gun (del regista Tony Scott). Un film che, al di là della confezione patinata e delle riprese spettacolari nei cieli, suscita sempre degli interrogativi importanti,primari e curiosità,aprendo la strada a molte scoperte. Mi riferisco alla sequenza in cui Pete Maverick,dopo vari giti in moto,finisce a letto con la bellissima professoressa di astrofisica (l'attirce McGillis).La scena,abbastanza pudica e censurata,apre davvero a una complessità tardoadolescenziale che mette in fila,elenca tutti i materiali che possiamo ritrovare in altre pellicole e apparentemente dallo svolgimento quasi stupido. La Portaerei Enterprise è bellissima,i decolli e i voli radenti da paura,ma alla fine i pensieri ritornano sempre alla Professoressa e al colpo di scena della scena (scusate la ripetizione cinematografica) amorosa,e in questo momento si biforcano,continuamente,le possibiltà,le opzioni,non ci sono piu gli aerei,la moto che si impenna,i giubbotti in pelle marroni,e c'è l'amore.
Dapprima la prende tra le braccia,i gesti immediati,cerca il contatto con lei,stà contro di lei,imprime il suo corpo,arriva il momento in cui sono in perfetta simbiosi. Ovviamente tutto questo non si vede e bravo Tony Scott.
Dapprima cerca le sue labbra,disegna baci,le lingue si trovano,le salive montano come la panna. Vediamo le ombre,intuiamo la foga irresistibile,l'intimità carnale. Il silenzio è nella stanza,ma dallo schermo esplodono i rumori dei corpi che si strofinano,pur non vedendo un bel niente,e le bocche sospirano. E' il silenzio di noi spettatori,prima e dopo, che dice tutto,di noi che ci domandiamo,su cosa ci unisce e su cosa ci aspetta. E Pete e la Prof. fanno,lei lascia fare,e di più la bocca di lui scende lungo il busto libero degli indumenti e tutto sudato,cerca di impadronirsi,in rapidità,della pelle,delle scarpette col tacco,no no queste ultime qui no....ma dell'ossatura,della sostanza. Seguono baci carnivori,non vediamo di più,ma da quel momento,da allora a sempre,cerchiamo di sapere,le risposte arrivano,è il piacere...mentre le labbra continuano la discesa...
La scena del duello aereo con un Mig-28 sovietico è spettacolare...e ora,come prima, ci si chiede se è più bello quello che filma una scia d'aereo nel cielo con una bellezza d'immagine tale che fa pensare alle nature del National G. o la McGillis che ha la forza della meraviglia e fa cadere ogni dubbio filosofico-esistenziale.
Altro soggetto di scoperte.
Altro momento di Cinema e di bella fotografia.
E gli stessi interrogativi tornano in questo film precedente.
Il giovane Richard,naufrago nella bellissima Nanuja Leuv, Isola dell'arcipelago delle Fiji,che và a pesca tra gli scogli,esplora i segreti della piccola foresta,costruisce capanne,si immerge in un mare meraviglioso e si innamora dell'altra naufraga,la bellissima Emmeline (una giovane Brooke Shields). E qui è solo quello che vediamo,mancano le emozioni e le passioni,quei due girano seminudi,e non si capisce bene quando inizia l'incantesimo. Ricordo soprattutto le scene in acqua,sugli scogli e quando ancora non avevo scoperto l'Amore,quei corpi che si muovono,da soli o insieme,in un mare di colori, dove non c'è molta azione ma ogni istante ci mostra qualcosa,il lungo ramo di legno con la punta lavorata che infilza la preda. Ecco il momento in cui leggere,vedere in un modo o nell'altro,ridurre tutto a un grande primo piano,oppure leggere questi due film degli anni ottanta come due grandi topoi di formazione,e i nostalgici di Colpo Grosso sorrideranno.
I Film:
Top Gun di Tony Scott
Laguna Blu (Blue Lagoon) di Randal Kleiser
Paradise di Stuart Gillard
Il Libro: Laguna Blu di Henry De Vere Stackpoole (romanzo utopico!)
La Canzone:Take My Breath Away (Premio Oscar)
Dapprima la prende tra le braccia,i gesti immediati,cerca il contatto con lei,stà contro di lei,imprime il suo corpo,arriva il momento in cui sono in perfetta simbiosi. Ovviamente tutto questo non si vede e bravo Tony Scott.
Dapprima cerca le sue labbra,disegna baci,le lingue si trovano,le salive montano come la panna. Vediamo le ombre,intuiamo la foga irresistibile,l'intimità carnale. Il silenzio è nella stanza,ma dallo schermo esplodono i rumori dei corpi che si strofinano,pur non vedendo un bel niente,e le bocche sospirano. E' il silenzio di noi spettatori,prima e dopo, che dice tutto,di noi che ci domandiamo,su cosa ci unisce e su cosa ci aspetta. E Pete e la Prof. fanno,lei lascia fare,e di più la bocca di lui scende lungo il busto libero degli indumenti e tutto sudato,cerca di impadronirsi,in rapidità,della pelle,delle scarpette col tacco,no no queste ultime qui no....ma dell'ossatura,della sostanza. Seguono baci carnivori,non vediamo di più,ma da quel momento,da allora a sempre,cerchiamo di sapere,le risposte arrivano,è il piacere...mentre le labbra continuano la discesa...
La scena del duello aereo con un Mig-28 sovietico è spettacolare...e ora,come prima, ci si chiede se è più bello quello che filma una scia d'aereo nel cielo con una bellezza d'immagine tale che fa pensare alle nature del National G. o la McGillis che ha la forza della meraviglia e fa cadere ogni dubbio filosofico-esistenziale.
Altro soggetto di scoperte.
Altro momento di Cinema e di bella fotografia.
E gli stessi interrogativi tornano in questo film precedente.
Il giovane Richard,naufrago nella bellissima Nanuja Leuv, Isola dell'arcipelago delle Fiji,che và a pesca tra gli scogli,esplora i segreti della piccola foresta,costruisce capanne,si immerge in un mare meraviglioso e si innamora dell'altra naufraga,la bellissima Emmeline (una giovane Brooke Shields). E qui è solo quello che vediamo,mancano le emozioni e le passioni,quei due girano seminudi,e non si capisce bene quando inizia l'incantesimo. Ricordo soprattutto le scene in acqua,sugli scogli e quando ancora non avevo scoperto l'Amore,quei corpi che si muovono,da soli o insieme,in un mare di colori, dove non c'è molta azione ma ogni istante ci mostra qualcosa,il lungo ramo di legno con la punta lavorata che infilza la preda. Ecco il momento in cui leggere,vedere in un modo o nell'altro,ridurre tutto a un grande primo piano,oppure leggere questi due film degli anni ottanta come due grandi topoi di formazione,e i nostalgici di Colpo Grosso sorrideranno.
I Film:
Top Gun di Tony Scott
Laguna Blu (Blue Lagoon) di Randal Kleiser
Paradise di Stuart Gillard
Il Libro: Laguna Blu di Henry De Vere Stackpoole (romanzo utopico!)
La Canzone:Take My Breath Away (Premio Oscar)
lunedì, febbraio 18, 2008
Na Na na na na...somebodies...
Domenica pomeriggio,dopo le sedici...
Nell'auto di Fat-Lizard tengo la testa vicino al finestrino,lui al mio fianco guida un pò nervosamente,sarà per certi suoi incontri,apparizioni,ritorni,ricordi di qualche ora fà. Guardo il paesaggio che scorre via di fuori. C'è un immensa distesa di canne e arbusti da more alti,e dietro uno specchio d'acqua stagnante. Ci avviciniamo al litorale,fiancheggiamo la costa orlata di altri cespugli dai fiori gialli e qualche pino marino. Vedo frammenti di mare oltre la grande duna di erba alta e sabbia.
Il cielo è quasi sereno,con qualche nuvola e alla mia destra,verso ovest il sole stà quasi al margine. Davanti a noi,nell'altra vettura,stretti stretti,ci sono Amico-Faber,Lady-Es e Helen. Sento il vento teso e freddissimo che soffia da nord. Questa passeggiata sul grande lido,quasi una promessa. La spiaggia è quasi vuota,poche persone corrono li vicino,imbacuccate nei cappotti,ridono,forse felici di non stare sedute al tavolo di un bar.Mi chino in avanti e sull'altro lato,verso le montagne,noto un enorme pozza stagnante,buco nero d'acqua dell'ultimo nubifragio.Il Sole calante è meraviglioso. Poche parole con gli altri e ritorniamo lungo la strada che ci conduce in Città. Metto da parte alcuni pensieri e continuo ad ascoltare la musica in sottofondo,smetto di contemplare la scena della spiaggia e una chitarra acustica rallenta le piccole sensazioni e interrompe i discorsi,è l'altra versione di the Nobodies di Marilyn Manson (Bonus Track for only Japan). Ritornano alcune immagini e corpi dell'Estate e provo una sensazione che và al di là del benessere puramente fisico,è una sensazione,in questo momento,quasi spirituale...
Na na na na na...
Nell'auto di Fat-Lizard tengo la testa vicino al finestrino,lui al mio fianco guida un pò nervosamente,sarà per certi suoi incontri,apparizioni,ritorni,ricordi di qualche ora fà. Guardo il paesaggio che scorre via di fuori. C'è un immensa distesa di canne e arbusti da more alti,e dietro uno specchio d'acqua stagnante. Ci avviciniamo al litorale,fiancheggiamo la costa orlata di altri cespugli dai fiori gialli e qualche pino marino. Vedo frammenti di mare oltre la grande duna di erba alta e sabbia.
Il cielo è quasi sereno,con qualche nuvola e alla mia destra,verso ovest il sole stà quasi al margine. Davanti a noi,nell'altra vettura,stretti stretti,ci sono Amico-Faber,Lady-Es e Helen. Sento il vento teso e freddissimo che soffia da nord. Questa passeggiata sul grande lido,quasi una promessa. La spiaggia è quasi vuota,poche persone corrono li vicino,imbacuccate nei cappotti,ridono,forse felici di non stare sedute al tavolo di un bar.Mi chino in avanti e sull'altro lato,verso le montagne,noto un enorme pozza stagnante,buco nero d'acqua dell'ultimo nubifragio.Il Sole calante è meraviglioso. Poche parole con gli altri e ritorniamo lungo la strada che ci conduce in Città. Metto da parte alcuni pensieri e continuo ad ascoltare la musica in sottofondo,smetto di contemplare la scena della spiaggia e una chitarra acustica rallenta le piccole sensazioni e interrompe i discorsi,è l'altra versione di the Nobodies di Marilyn Manson (Bonus Track for only Japan). Ritornano alcune immagini e corpi dell'Estate e provo una sensazione che và al di là del benessere puramente fisico,è una sensazione,in questo momento,quasi spirituale...
Na na na na na...
mercoledì, febbraio 13, 2008
It's the beat
DOPO LE 22.00 P.M.
Quando sono uscito,era chiaro che l'eccitazione per i Simian Mobile Disco era completamente svanita.
Guidavo silenzioso,attraverso viuzze secondarie che lasciavano scappare le ombre. Fu un sollievo sbucare sul Corso,vicino al Rad Dragon,dove un altro silenzio circostante rendeva il mio umore cupo. Mentre tracciavo due vettori nella manovra del parcheggio,vedevo arrivare Faber,Lady-Es,Fat-Lizard e Dony,e mi domandavo quale atmosfera ci avrebbe accolto stasera. Aspettavamo David Linch.
Dopo aver parcheggiato,stavo per scendere dall'auto,quando il lettore ha ripreso con i pezzi dei Simian.Non potevo rimanere senza,capite no,cosa intendo,si può resistere a quel giro,beat? Così ho ascoltato questi altri due brani,e io mi sentivo subito molto più allegro.
PLAY>
SIMIAN MOBILE DISCO - IT'S THE BEAT
and I BELIEVE...
Quando sono uscito,era chiaro che l'eccitazione per i Simian Mobile Disco era completamente svanita.
Guidavo silenzioso,attraverso viuzze secondarie che lasciavano scappare le ombre. Fu un sollievo sbucare sul Corso,vicino al Rad Dragon,dove un altro silenzio circostante rendeva il mio umore cupo. Mentre tracciavo due vettori nella manovra del parcheggio,vedevo arrivare Faber,Lady-Es,Fat-Lizard e Dony,e mi domandavo quale atmosfera ci avrebbe accolto stasera. Aspettavamo David Linch.
Dopo aver parcheggiato,stavo per scendere dall'auto,quando il lettore ha ripreso con i pezzi dei Simian.Non potevo rimanere senza,capite no,cosa intendo,si può resistere a quel giro,beat? Così ho ascoltato questi altri due brani,e io mi sentivo subito molto più allegro.
PLAY>
SIMIAN MOBILE DISCO - IT'S THE BEAT
and I BELIEVE...
martedì, febbraio 12, 2008
Brody kills Jaws
E' già mito.Quando ho appreso la notizia,erano le dieci del mattino e stavo attaccato all'ultimo crackers. Domenica è scomparso l'attore Roy Scheider,è il poliziotto Martin Brody che ha ucciso LO SQUALO.Tutti lo ricordano per un altro film. Lì,tra le parole che raccontavano la sua carriera,cresceva l'emozione e interrotto l'altro flusso di pensieri, mi ritornavano forti alcune sequenze che mi travolsero nella circostanza.La tranquilla spiaggia di Amity e i suoi bagnanti ,il Flipper del chiosco con la scritta "Killer Shark".Un film semplicissimo ma grande.Spielberg racconta come in un romanzo d'avventura e gioca abilmente con le inquadrature e la suspense,cinema di attesa dell'azione,e anche un piede che scivola sulla barca provoca terribili reazioni,inquietante il materassino e il paesaggio a pelo d'acqua. Il poliziotto Brody è una figura umana straordinaria e lo strano miscuglio di emozioni culmina nel finale grandioso,quando si trova faccia a faccia con l'enorme squalo,cacciatore superstite,appeso sull'albero maestro, con un fucile e l'arpone,mentre l'imbarcazione cola a picco lentamente.
Eccola di nuovo quella sensazione,sempre piu forte,mentre vedevo Brody puntare l'arma e sparare verso la bombola da sub in bocca allo squalone. E poi subito in quella scena,la grande esplosione,l'oceano che si tinge di rosso e diventa lo sfondo cinematografico di questa deflagrazione crescente,con l'urlo liberatorio e il ritorno dell'elemento umano,questo senza i tanti effetti speciali.
Kult
La prossima volta" ci vuole una barca piu grossa".
Eccola di nuovo quella sensazione,sempre piu forte,mentre vedevo Brody puntare l'arma e sparare verso la bombola da sub in bocca allo squalone. E poi subito in quella scena,la grande esplosione,l'oceano che si tinge di rosso e diventa lo sfondo cinematografico di questa deflagrazione crescente,con l'urlo liberatorio e il ritorno dell'elemento umano,questo senza i tanti effetti speciali.
Kult
La prossima volta" ci vuole una barca piu grossa".
domenica, febbraio 10, 2008
Cantaloupe(dopo l'electro viene il jazzz...irreversible)
Ieri sera,prima della rituale cena del Sabato con Fat-Lizard,Charles,Faber,Phillippe and Co.,mi sono nascosto nella cameretta,camera con vista,con l'elegante scrivania in noce scuro,le lampade a collo d'uxxxx,e tutte quelle rassicuranti locandine alle pareti.E ho infilato nel lettore una storia,una parte della Blue Note A Story of Jazz,cose mai sentite ultimamente da queste parti,e suona divinamente. Un altro lato ancora della disco-teca.
Il Panorama è stupendo,tutte quelle cime dei corpi,dei fianchi,e quella ragazza del quartiere marino era una dea dei....remi...reni...
Anche il jazz fà parte della natura.
PLAY>
Horace - Silver song for my father
Cannon Ball Adderley feat. Miles Davis - Autumn Leaves
Herbie Hancock - Cantaloupe Island
Lee Morgan - The Sidewinder
Kenny Burrell - Midnight Blue
Chet Baker - My Funny Valentine
John Coltrane - Blue Train
Art Blakey And The Jazz Messenger - Moanin
Jimmy Smith - Black At The Chicken Shack
Michael Petrucciani - September Second
St.Germain - Rose Rouge
Qualche ora dopo Phillippe è arrivato con l'auto sgommando sotto casa,come una tromba filtrata. Mi sono infilato le Merrell e sono corso al piano di sotto. Ho immaginato che gli servisse uno spettatore.
Alla Cena
Il Panorama è stupendo,tutte quelle cime dei corpi,dei fianchi,e quella ragazza del quartiere marino era una dea dei....remi...reni...
Anche il jazz fà parte della natura.
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Horace - Silver song for my father
Cannon Ball Adderley feat. Miles Davis - Autumn Leaves
Herbie Hancock - Cantaloupe Island
Lee Morgan - The Sidewinder
Kenny Burrell - Midnight Blue
Chet Baker - My Funny Valentine
John Coltrane - Blue Train
Art Blakey And The Jazz Messenger - Moanin
Jimmy Smith - Black At The Chicken Shack
Michael Petrucciani - September Second
St.Germain - Rose Rouge
Qualche ora dopo Phillippe è arrivato con l'auto sgommando sotto casa,come una tromba filtrata. Mi sono infilato le Merrell e sono corso al piano di sotto. Ho immaginato che gli servisse uno spettatore.
Alla Cena
mercoledì, febbraio 06, 2008
Patology

Due importanti ricercatori americani hanno pubblicato un documento in cui si evidenziano alcuni cambiamenti importanti nei comportamenti e un inquietante allontanamento dell'uomo dalla natura,le piante e animali a favore della videofilia.Insomma corriamo di meno,non andiamo a cercare funghi,non facciamo trekking ne passeggiate nel Bosco e aumentano le ore trascorse davanti a computer e televisori.E Domenica sera,quella appena trascorsa,non potevo perdermi Fiorentina-Milan, certo che no,meglio lo schermo,i monitor.Questa superficie senza fondo,fredda e calda allo stesso tempo,questa parete di vetro che si illumina di mille colori,animata,talvolta piena di giochi,immonda,pozzo di luce e oscurità,e l'oro vien con essa e nulla importa più. Il mio essere vitale si perde,e lo schermo,la superficie regna. La prossima volta,forse, mi allontanerò e perderò in su murdegu!
Mi mancava la Fiorentina,quell'altra.
Ho visto Pato,stava in panchina. Nel frattempo un palo di Mutu,Santana e Pazzini che attaccano pericolosamente e gli altri reggono,bel numero di Pazzini al 40' ma spara alto,e ancora Mutu che corre tanto,qualche maglietta strappata,Kalac che perde palloni,e in panchina i brasiliani si agitano,si riscaldano.Durante il primo tempo con Little-Fabius ci scriviamo,scambiandoci brevi note della partita via sms. E finalmente,dopo tutto quel purea al centro campo,entra Pato e segna,meglio dell'acuto di Kakà al 25'!Charming. I cameraman di Sky sono micidiali,meglio di altri e mi fanno vedere il sinistro da un'angolazione dove non sono mai stato! Bravi.E dopo l'emozione e i quattro goal in cinque spezzoni di partita,Patino esce in barella...Kalac impazzito,fa quello che deve fare nell'ultima azione.Fiorentina-Passerotto vola via.
****
Non esiste il gruppo (musicale) perfetto.
Lunedi mattina,nel Network in FM,ascolto l'intervista ai Baustelle,
quelli di Montepulciano. E' uscito il nuovo album,Amen. Trasmettono il primo singolo,è Charlie fa surf,e in verità mi sembrava di aver capito Charles fa surf,ma non potevo credere che si fossero ispirati al nostro caro amico che và di bolina a sud di San Gemy!!! Bellissimo comunque,poi ho ascoltato le altre canzoni,tra le interessanti note autobiografiche,e c'è molta tristezza e dolore. Mi mancano le stagioni del Sussidiario illustrato della giovinezza,quando li scoprii nell 'Estate del 2000,i ritornelli di Le Vacanze dell'83,Sadik,Gomma (i bar novembre mio facevi freddo la fronte frigo il polso a zero sporcare specchi era narcosi potrei scambiare i miei le ore con te? tremavo un po di doglie blu e di esistenza inutile vibravo di vertigine lecca-lecca e zuccheri vespe d'agosto in caldo sciame per provinciali bagni al fiume mi pettinavo un po all'indietro superficiali ricreative pietà sabato sera dentro un buco e disco-gomma-americana leccavo caramelle amare e primavere già sfiorite con tè e già ti odiavo dal profondo avevo piombo da sparare se stereofonico posavo d'imbarazzante giovinezza lamè e fantascienza ed erezioni che mi sfioravano le dita tasche sfondate e pugni chiusi avrei bisogno di scopare con te).Ma non abbiamo scelta,questo è il nuovo disco.
Da ascoltare.
Mi mancava la Fiorentina,quell'altra.
Ho visto Pato,stava in panchina. Nel frattempo un palo di Mutu,Santana e Pazzini che attaccano pericolosamente e gli altri reggono,bel numero di Pazzini al 40' ma spara alto,e ancora Mutu che corre tanto,qualche maglietta strappata,Kalac che perde palloni,e in panchina i brasiliani si agitano,si riscaldano.Durante il primo tempo con Little-Fabius ci scriviamo,scambiandoci brevi note della partita via sms. E finalmente,dopo tutto quel purea al centro campo,entra Pato e segna,meglio dell'acuto di Kakà al 25'!Charming. I cameraman di Sky sono micidiali,meglio di altri e mi fanno vedere il sinistro da un'angolazione dove non sono mai stato! Bravi.E dopo l'emozione e i quattro goal in cinque spezzoni di partita,Patino esce in barella...Kalac impazzito,fa quello che deve fare nell'ultima azione.Fiorentina-Passerotto vola via.
****
Non esiste il gruppo (musicale) perfetto.
Lunedi mattina,nel Network in FM,ascolto l'intervista ai Baustelle,
quelli di Montepulciano. E' uscito il nuovo album,Amen. Trasmettono il primo singolo,è Charlie fa surf,e in verità mi sembrava di aver capito Charles fa surf,ma non potevo credere che si fossero ispirati al nostro caro amico che và di bolina a sud di San Gemy!!! Bellissimo comunque,poi ho ascoltato le altre canzoni,tra le interessanti note autobiografiche,e c'è molta tristezza e dolore. Mi mancano le stagioni del Sussidiario illustrato della giovinezza,quando li scoprii nell 'Estate del 2000,i ritornelli di Le Vacanze dell'83,Sadik,Gomma (i bar novembre mio facevi freddo la fronte frigo il polso a zero sporcare specchi era narcosi potrei scambiare i miei le ore con te? tremavo un po di doglie blu e di esistenza inutile vibravo di vertigine lecca-lecca e zuccheri vespe d'agosto in caldo sciame per provinciali bagni al fiume mi pettinavo un po all'indietro superficiali ricreative pietà sabato sera dentro un buco e disco-gomma-americana leccavo caramelle amare e primavere già sfiorite con tè e già ti odiavo dal profondo avevo piombo da sparare se stereofonico posavo d'imbarazzante giovinezza lamè e fantascienza ed erezioni che mi sfioravano le dita tasche sfondate e pugni chiusi avrei bisogno di scopare con te).Ma non abbiamo scelta,questo è il nuovo disco.
Da ascoltare.
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