domenica, novembre 29, 2009

Rendez-vous

Caccia al film del mese,che sia bello,coinvolgente,desidero vedere una bella storia,non una cosa da scambisti. Questo mese la Grande Sala è stata il luogo dei grandi ritrovi,le persone,la gente in fila,come non si è mai visto da tempo,tutti impazziti,come un anno fa,anzi,questa volta ancora di più. E' il momento del ritorno della Saga do Twilight,New Moon. Ma di questo scrivero un altra volta.
"Un giorno voglio avere un figlio" si sente gridare da piu parti,ma immaginare di poterlo adottare,comprare,in cambio di un iPod! E' una delle tante cose che ho visto in Bruno (due puntini sopra la u),il gay più famoso d'Austria,con il Sacha Baron di Borat,per niente provocante,forse lo è per quelli che non guardano la tv sul satellite e non hanno una connessione web. Certo poi c'è la questione morale,ma ci sono tantissime pellicole simili,e come hanno pensato bene i produttori,non mi sembra il caso di scandalizzarsi proprio ora. Non voglio arenarmi in fondamentalismi etici. Insomma non mi è piaciuto. E' facile gonfiare una sceneggiatura di satira irritante,riempiendola di nudo gay oriented,frontale primissimo piano e non,di altrettante scene di sesso estremo,con bottiglie di champagne,dildo e altre cose che si infilano dappertutto. E ancora,subiamo il guazzabuglio di idee,storia,costume,politica,fashion, spezzettato come in un videoclip,sembra non finire,ogni scena sembra non interrompersi,in un continuo sadomaso visivo.
Certo ci sono anche momenti micidiali,come il casting per giovanissimi attori,in cui genitori senza scrupoli accettano qualsiasi condizione,abominevole, pur di vedere il proprio figlio scritturato nel mondo dello spettacolo; e ancora la capatina nell'estremo Texas conservatore. Bruno (due puntini sopra la u) è la brutta copia di Borat in versione glbt,meno "t" forse,nel tentativo di riciclare il primo successo. Il finale-parodia con Elthon John,Sting e Bono che cantano per beneficenza e in nome dell'amore universale è una liberazione e ci salvano da questa collezione sfascinosa senza fine.
Da vedere per chi non lo conosce.
Altra fila,altro pienone per 2012.
Non ho amato particolarmente i film di Emmerich,li vedo e basta,una di quelle cose da fare,questa volta le sue meditazioni digitali speciali vengono spazzate via da uno tsunami mondiale,una sequenza che arriva dopo ripetuti crolli e crepe mai visti prima. Una serie infinita di crolli che potrebbe diventare un'allucinazione se non fosse per il buffo Cusack e la storia mediocre. Non parliamo poi degli altri personaggi,i vari leader europei e il nostro Presidente che viene solo citato. Il finale non ci deluderà. Perchè? Perchè finirà,alla fine c'è un grande oceanomare,tutti salvi nella grande e spettacolare Arca del futuro. Abbiamo visto l'inizio e la fine,condiviso l'ossessione americana del disastro finale totale e della sua perfetta simulazione,il momento in cui assisteremo a una fine, e poi la fine del film.


mercoledì, novembre 25, 2009

Berlin/Moderat

Sono rimasto in silenzio per tutta la durata della traccia,"Rusty Nails",la voce e quel loop ossessivo,ripetitivo,- che bello -,dico. Con un buon disco si deve stare in silenzio e succede sempre qualcosa di grande,quel silenzio si annulla. Mentre tutti se ne stanno a bere qualcosa di caldo,sul lettore gira il disco di Moderat,trio elettronico berlinese molto bravo.Passaggi quasi traumatici che diventano grandi aperture verso ritmiche incerte e producono immagini filmiche. Sembra di risentire i beatS cari ai grandi Bristoliani ,quelli del periodo d'oro,ma cambiando un po le durate,aggiungendo,con le giuste features,ci ritroviamo a scoprire tredici tracce straordinarie. In autunno mi metto il cappotto,imbacuccato in maglioni,sciarpe,guanti. Ma stranamente fuori c'è un bel sole caldo,cerco di immaginare un ambientazione metropolitana. Ci riesco,è la traccia "Minutes of",non bado piu alle stagioni,Novembre,mi adeguo al tempo della battuta (bpm),elettronica parafreddo,fuoristagione. Ora si che è autunno,fuori,nella realtà. Ma Moderat ha i suoi motivi,il suo tempo,e io penso che tra un paio di mesi farà di nuovo caldo,e ora,uno strato via l'altro,alla traccia numero otto,"Porc",tutto l'imbaccucamento e il freddo sparirà.Oggi con Moderat mi sono inventato questo strano novembre,ma qualcuno là fuori si lamenta,fà caldo e non è freddo,l'autunno stà scritto solo sul calendario. Il tempo di Moderat mi ha interrotto,sequenze intriganti,non è il tempo delle quattro stagioni,è diverso .Ho pensato di andare subito a cambiarmi,facesse o non freddo,traccia undici,"Berlin",con un sole di Novembre strano,caldo,ma a questo punto ce lo saremo lasciti alle spalle...irrompe la voce calda in "Out of sight" e nemmeno una goccia autunnale da contemplare...

PLAY > MODERAT

domenica, novembre 01, 2009

Disneyland

Rileggo il capitolo "Adventure without risk is Disneyland",era il 1991,in Italia verrà pubblicato nel 1996,Douglas Coupland era troppo avanti,o forse siamo noi troppo indietro. Certo lui ci esorterebbe subito a finire di riciclare il passato,ma il suo passato,quello del quasi-romanzo Generazione- X, è cosi attuale,o forse molte cose non sono cambiate,o ancora noi siamo come quella generazione... Basta aprire poche pagine per capire subito che siamo ancora così,uguali a qualcosa, a com'era prima... che strano. Ottobre è stato anche il mese della rilettura di Coupland,cercando di unire gli eventi quotidiani in una successione logica,di prendere le cose per quelle che sono...
Ancora una volta,ma per quante volte? Le lunghe corse in auto di Ottobre,e il disco dei Friendly Fires infilato nel lettore,per molti giorni,quello uscito l'anno scorso. Un lavoro non troppo complicato,dalla struttura semplice,ma che mi regala momenti di piccola intensità,è uscito un anno fà,ma è ancora efficace.Ho sempre l'ossessione di cogliere ogni uscita discografica nel momento presente della sua pubblicazione ufficiale,da cui poi quell'altra paura di perdere qualche novità...poi si vabbè un disco è bello e basta,oppure ci riporta a qualcosa,al dove-come-quando... L'ascolto non si è fermato e le lunghe notti si riempiono del nuovo "Love-2" degli Air,quelli del bellissimo Moon Safari (1998 !! ),però è un album un po barocco,non mi ha convinto molto,le solite partiture proprie della french band,quasi esercizio di stile,utilizzano gli schemi del passato e le notti diventano di repertorio,repertorio di cose già sentite,circa dieci anni fà.Perdendo un po di sonno,crederò di non averle mai sentite,ma non è cosi,e un po stancamente lascerò scorrere le tracce e il tempo,allontanare il fantasma di dieci anni fà,forse è meglio riprendere Moon Safari,dieci anni fà qualcuno,molti non erano nati,ma questo è un altro discorso...- Non giocare sul ricordo,sulla nostalgia,non giocare con la musica,prendila così com'è,corriamo qualche rischio,per i soliti giochi c'è Disneyland... -
Buon Ascolto