


I mille colori dei muri di Berlino,i tetti di Parigi e Lille,i ponti e i quartieri lungo la ferrovia di Londra,e non solo.Per ogni viaggio c'è una bella immagine,un frame di un disegno,murales che rimane impresso nel ricordo,una serie infinita di grandi,piccole sfumature,soggetti particolari che mi hanno colpito. A Bristol si è riaperta la polemica,il dibattito sui graffiti,chiusa la prima mostra di opere del grande Bansky con i suoi trecentomila visitatori,ora la cittadinanza potrà decidere,per mezzo di un referendum, quali murales dovranno essere rimossi,cancellati,oppure lasciati belli asciutti e lucidi al loro posto. Rispolverando,ripassando il concetto antropologico per cui "è arte tutto ciò che non è arte",mi ritrovo a riscoprire i tanti disegni fotografati in giro per l'Europa,raccolta piccola ma preziosa e piena ancora di suggestioni,forti emozioni. Ritorna in questi giorni l'attenzione verso gli artisti di strada e mi colpisce la notizia positiva sulle nostre città,Bologna e Vicenza,che per evitare i graffiti illegali,dedicheranno appositi muri per i nostri disegnatori. Un sorriso,e mi è venuto da pensare,ritorno ai mille colori sui muri dell'East Side Gallery, lungo la Spree di Berlino,ma non solo il famoso Muro,ricordo tutti gli altri disegni che riempiono i vuoti dei molti locali, dei chioschi che si affacciano sul lungofiume,perso tra gli edifici abbandonati,in attesa di ristrutturazione, o in rovina, ma ricchi di murales,resi vivi da quelle spruzzate di colore ,come a rappresentare un altro mondo. Ma questi sono altri muri,non sono quelli delle Chiese,degli Alberghi,delle ville signorili,non ci sono condomini. Qui ,i tratti,le linee morbide e curve,aprono altri spiragli,controcorrente si è insinuato il mio sguardo e mi sono perso nell'immaginario di quei ritratti atipici. Anche io vorrei votare il mio murales.
Riferimenti: The Graffiti Artist a film by James Bolton
(Qui nelle foto: Berlino,East Side Gallery- U Ostbahnhof-,esterno Tacheles, Giugno 2008)
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