In verità Harriet Vanger è solo scomparsa,il titolo è un presuntuoso riferimento cinematografico.
Troppe volte abbiamo sentito nominare l'autore,Stieg Larsson,e il suo romanzo. E quando si và al Cinema,omettiamo di ricordare i nomi,gli autori,quelli dei romanzi,specie quando sono importanti le immagini,cosi' non sappiamo "di chi sono",ma vediamo cosa sono,e qualche fanatico lettore penserà,forse,di averle già viste,ma non è così,le ha solo lette.
Tagliando corto,qualche giorno fà,ho visto Uomini che odiano le donne,del regista Arden Oplev,e mi è piaciuto . In questo caso,il nome dell'autore,dell'altro autore,del regista,diventa importante e significativo rispetto all'altro nome famoso,quello dello scrittore,perchè ci troviamo di fronte a un bel film. E i fanatici che stavano al mio fianco hanno confermato che possiamo fidarci di questa trasposizione,oltre le solite differenze di taglia-e-riduci tra le pagine e le sequenze...
E il nostro autore sembra quasi che usi un trucco elettronico e,invece ,ripescando una certa estetica lynchiana,monta un gioco elementare e bellissimo di immagini,tra le immagini,partendo dalle atmosfere della provincia svedese sino alle vecchie fotografie appese,passando per i filmati d'archivio e finendo nelle schermate dei monitor . Il nostro regista come in ogni buon thriller,è finemente illustratore, costruisce i paesaggi come sfondo e poi li riempie con l'elemento umano. E poi improvvisamente,colpo di fulmine,la bella hacker Lisbeth Salander( e bravissima Noomi Rapace),riempie le inquadrature,aumenta il valore dei giochi malefici tra i vari personaggi. Oplev ci ha consegnato un film interessante,che non ha bisogno del romanzo,e così lasciamo il gioco terrible dei confronti ai fanatici della Millenium Trilogy. Buona Visione.
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2 commenti:
Si ma c'è qualcuno che si ricorda di chi ha ucciso Laura Palmer?!
Si e il riferimento non è puramente casuale...
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