mercoledì, aprile 29, 2009

Slittamento

I beat caldi e intensi di Immolate Yourself mi schiariscono le idee e le ragnatele che avvolgevano i miei pensieri cominciano a districarsi,l'intrico si è semplificato. Sulle note fresche di The Birds,ho svoltato l'angolo della cucina e mi sono ritrovato sul divano dello Studio principale. La porzione di pollo è rimasta a metà strada da qualche parte. Il pezzo (track) è bello,mi sono seduto,concentrandomi su quei beats micidiali. Mi ripeto,è bellissimo,sino al brano Stay Away from Being Maybe,altra piccola perla. Sono proprio bravi. Finite le altre due tracce,resto immobile,ipnotizzato dalla voce e dal ritmo di You Are the Wrost Thing In The World,compaiono delle amichevoli luci,l'immaginario si moltiplica e le sensazioni si perdono...mi fermo. Dove volevo andare? E' bellissimo.Inspiro,la battuta wave,per ragioni sentimentali,affetive,mi fà crollare. Aspetto,e con il pezzo finale si cambia ancora,mi ritrovo in un istante,o da un'ora,o chissà da quanto al centro di qualcosa assolutamente perfetto,mentre il tempo subisce un processo di fusione,dilatazione,slittamento... Sono passati cinque anni,sono ritornati...
Ascoltando

Telefon Tel Aviv - Immolate Yourself

martedì, aprile 21, 2009

Slow This Bird Down

Esistono altre versioni della storia,di quell'insieme di piccoli episodi personali condivisi. Le storie ci appartengono,ma non sempre ne usciamo bene,e le versioni del dopo,si consumano,dopo averci messo dentro un pò di tutto. Butto un'occhiata a questo disco dei Boards of Canada,The Campfire headphase,e mi immergo qui dentro... Ci sono altre versioni del ricordo stuzzicato da questo ascolto,vorrei bloccare quello giusto,come un coperchio pesante appoggiato sulla pentola che non riesce a trattenere le bollicine... "Slow this Bird Down"...Ma forse non lo sento, dentro,come prima...forse non ci credo più come allora,ma mi rilasso e sento come stò bene,questo disco è ancora bello,come allora... e certe storie,come i ricordi, continueranno a bollire in pentola ancora per un pò...

Riascoltando Boards Of Canada - The Campfire Headphase

Si,lo so,dovrei raccontarvi di qualche cd nuovo...presto...

mercoledì, aprile 01, 2009

Il tuffo di Danny

Ieri al cinema,ho visto Slumdog Millionaire.
E bravo Danny Boyle! Una storia semplicissima,due fratelli,uno bravo e l'altro cattivo,gli slums di Mumbai,l'amor perduto e la bella Latika,la vincita milionaria da sogno.Altre situazioni a metà che si moltiplicano e ricostruite perfettamente in flashbacks,molte battute di dialogo scontate. Cose già raccontate certo. Ma alla fine quelle che contano sono le immagini,le immagini da Boyle. Bastano le prime scene a dare un senso a questo gioco elementare,ma non banale,di immagini.Mi ripeto,è necessario.
E quello che mi ha colpito,un buon motivo per amare questo film,è proprio il flusso di immagini parallele,e la velocità,i giochi di colori. Non c'è illusione,eppure si racconta di un sogno,ma la magia stà tutta nella bellezza delle singole immagini che corrono a velocità diverse. Spettatore distante dall'apparente banalità della trama,rimango colpito dal bravo Dev Patel,dalla figura meschina di Prem (il conduttore),superbo Anil Kapoor. Questo è anche un film musicale,percorso dal ritmo incalzante,dal canto,dal suono.Ci aggrappiamo alle note di Allah Rakha Rahman che reggono quelle immagini parallele,vediamo scene diversissime tecnicamente( la camera digitale che corre,stacchi improvvisi o lenti,passaggi da un primo piano all'altro e poi all'improvviso...),suggestivo spartito visivo.
Finale con balletto in stile Bollywood musical. E i miei amici lasciano la sala,basta per loro,mentre resto ancora lì.Nella sequenza finale,la musica non mi molla,mi afferra,mi stringe all'ultimo sorriso tra Jamal e Latika,nell'illusione di fermare le immagini
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Buona Visione.