martedì, marzo 24, 2009

Happy Days

Mi dichiaro cieco e sconfitto.Ieri ho visto Revolutionary Road e non mi è piaciuto. Gli avvenimenti,gli accidenti,li si lascia correre,si vedono sorgere lentamente personaggi che parlano,vomitano,urlano e se ne vanno abbassando il volume...ci si ingolfa in una trama che affonda nel vuoto che vuole raccontare.
Forse sono,siamo stati pessimi testimoni di questo naufragio che si basa,oltre che sul bellissimo romanzo,su una consolidata letteratura sociologica del conformismo anni cinquanta. Mi dispiace, ho amato Mendes,è tra i miei preferiti,ma questa volta mi sfugge qualcosa. Le mille sigarette,il tappetto visivo di cappelli tutti uguali,i dolcetti della cortesia,la donnina delle quattro del pomeriggio,le casette belle e romantiche (per la palizzata e i giardini in ordine perfetto),i vestitini eleganti. Vi sono cose che forse non vedo,molte riuscite stilisticamente,ma continuo a sprofondare nella poltrona. Sarà forse che tutto ciò non è nuovissimo,poche emozioni,e non voglio andare troppo in là,mi dichiaro sconfitto,in solitudine,spettatore inquieto e deluso. Sono solo in mezzo a queste scene agghiaccianti,alle voci,urla,gli sguardi persi nel vuoto di una coppia piccolo-borgese avvelenata e disperata. Passano il tempo cercando di spiegarsi,di ritrovare faticosamente l'amore perduto,di rincorrere un sogno,ma trovano solo l'odio,sino al tragico epilogo.
Forse dovremmo pensare,alla fine,tutti quanti la stessa cosa?
Chissà se Ron Howard ha visto questo film? Ma questo è un altro discorso...
Buona Visione

venerdì, marzo 13, 2009

Imaginary-Imagination


In queste sere, prima di sorvolare questa dura vita,in mezzo a un bel sogno magari,ho riscoperto due libri . Il primo è Il Dono di Gabriel,la storia di un quindicenne che,dopo la separazione dei genitori, deve crescere in fretta. Gabriel ama disegnare,ha sempre con sè un blocco e attraverso l'immaginazione riesce a superare,interpretare gli accidenti della vita,ma non solo. Disegnare,usare l'immaginazione. C'è chi disegna,chi canta,chi sogna,abbiamo mille modi per riempirci la testa,amare,innamorarsi è immaginarsi,realizzare qualcosa,e lascio ad ognuno di voi,la libertà di scegliere il proprio oggetto d'amore. La storia di Gabriel in qualche modo mi ha fatto apprezzare nuovamente alcune cose semplici,forse ripeterlo è banale,ma è cosi.Quando Gabriel incontra l'amico del padre,Lester,un musicista famoso,si scambiano delle impressioni,sulla musica più bella,i libri più belli,su tutte quelle cose belle e un pò folli che ci regala tutta l'arte...Che cos'è l'arte se non scrivere,colorare,scarabocchiare? La tela bianca,il pentagramma,la dura pietra,il foglio, tutto parte da qui...
Lester e Gabriel parlano anche del talento,ma questo è un altro discorso,noi non siamo artisti,ma ugualmente ci piace essere un po folli,sognare e non parlo di incubi. Il dono di Gabriel è un bel libro sul mondo,la memoria e l'immaginazione,e in queste sere,leggendolo, ho ripreso a sorvolare la vita.Ho ripreso a ricostruire questo tempo che sfugge via,ho riscoperto la possibilità di fermarmi a pensare,i pensieri più belli.
L'altro volume,è un bellissimo mattone di duecentonovanta pagine. L'Immaginario di Jean-Paul Sartre.Il filosofo francese durante la sua adolescenza a La Rochelle leggeva,leggeva moltissimo,i romanzi dell'epoca,quelli psicologici,i romanzi d'avventura,la letteratura popolare. E poi per diventare un grande filosofo ci vuole talento,anche qui.Solo uno grande come lui,che ha letto tantissimo,poteva donarci un saggio importante sull'immaginazione e sull'immaginario. Un futuro scrittore-filosofo doveva, deve leggere molti libri. E con la filosofia,le teorie e le idee, ritrovo un modo di sorvolare il mondo,anche se ci possono sembrare buffe astrazioni .
Il senso e l'essenza delle cose. E nell'immaginario ritroviamo le idee sull'immagine,sul rapporto immagine-realtà-coscienza e alla fine la riflessione si sposta sugli aspetti del reale,quel reale che non è mai bello. La bellezza è un valore che possiamo riferire soltanto all'immaginario di una coscienza, affascinata da un dramma teatrale,da una sinfonia...l'arte,e una volta giunti al termine di quella contemplazione,riprendiamo nuovamente contatto con l'esistenza,come quel dormiente che si sveglia...il disagio che si prova al termine di un bel film che ci ha tenuti incollati alla poltrona,dopo i titoli di coda,riprendiamo con difficoltà il contatto con la realtà...
"Il reale non è mai bello"...
Leggendo:
Il Dono di Gabriel di Hanif Kureishi
Jean-Paul Sartre, L'imaginaire.Psychologie phénoménologique de l'imagination.

lunedì, marzo 02, 2009

Few lazy words

Mi sono preso un pò di tempo per pensare...eccomi di nuovo qui,un blog ha bisogno di costanza,continuità,frequenza,è un po come andare a Scuola o fare palestra,o l'amore...almeno tre, quattro volte alla settimana,o forse di più...
Dove eravamo rimasti? Febbraio è stato il mese del dolore,della sofferenza,dei temi etici,quelli che ho seguito,visto,ascoltato,subito,meditato,e spesso mancava un pò di intelligenza,intelligenza filosofica...e mi fermo qui.
Febbraio è stato il mese di Tom Cruise,il colonello speciale e le operazioni impossibili (al Cinema),questa volta impegnato in una fallimentare missione nella Berlino di Hitler. Sceneggiatura che segue fedelmente la cronaca storica e si gonfia di azione... Tutto sommato un bel spettacolo. Gli storici riempiono gli scatoloni,tutti i loro volumi di storia,le monografie ed escono sbattendo la porta...
Febbraio è stato il mese slow,quella lentezza bella,un sollievo e il piacere della musica,parlo del concerto acustico dei Marlene Kuntz,bellissimo. Finalmente respiravo,che cosa vedevo?Guardavo il cielo (pur stando seduto comodamente a Teatro),e sognavo le femmine,i corpi,le labbra strappate... Niente televisore,niente soldi,niente assassini fetenti e questo e quello,soltanto la voce di Cristiano e gli strumenti,volevo sentire tutto,dentro mè...
Febbraio è stato il mese delle riscoperte. Le immagini di "Les Chansons d'Amour" ( Love Songs,2007),scritto e diretto dallo straordinario Christophe Honorè. Tre amanti a Parigi,ma il tre c'è? E non sono solo i protagonisti,è il soggetto,è l'autore e,poi,siamo noi... Bellissime Ludivine Sagnier e Chiara Mastroianni. E riscoprire le parole e le musiche originali di Alex Beaupin,che fà cantare anche Louis Garrel e Grégoire Leprince-Ringuet,e sono straordinariamente bravi.E così, con passione archeologica riscoprire un film leggero sui temi dell'amore,e la leggerezza della musica,ma anche l'intensità che alla fine si libera da questa storia di corpi e canzoni. E le belle inquadrature che partono da un punto di vista teatrale,i dialoghi,le frasi che ritornano, e finiscono nei corpi vocali...
Febbraio è stato il mese della riscoperta degli strumenti,voglio che gli strumenti mi grattino via la pelle,la maschera. Un cd del 2003,"Few lazy words",i Bartok,la voce originale di Roberto Binda, e ritornano altre immagini,altri colori,insieme al bravo Michele Guerriero al cello...the trip,e non è ironico,questo così per portarci in molte direzioni,questo disco bellissimo. Alla fine febbraio è stato anche sentimentale e un pò lazy.
Scusate per il ritardo.
Buona Visione e Buon Ascolto