Ieri sera. Siamo al Boogie-Villea prima del solito,la grande terrazza di fronte alla Baia mi accoglie come una grande piscina californiana. Sono pronto a nuotare con Faber e Lady-Es e quelli che la frequentano anche all'ora di pranzo,dopo-pranzo. Fat-Lizard è ritornato a casa,dopo un pomeriggio scomodo e pesante attaccato a Revit A. e lo rivedrò domani.
La terrazza è semivuota e all'ingresso ho superato un tavolino con due coppie che sbraitano,urlano in modo concitato,sono ansiosi di farsi sicuramente,ma sbircio poco piu in là e noto dei volti interessanti. Faber muovendo il braccio con il grande orologio ovale e luccicante mi invita con un cenno,dandomi modo di superare qualche altra coppia disumana e di sedermi finalmente con loro.
- Non c'è molto movimento - commentiamo.
- Ma a noi piacciono le strane figure che si aggirano qui intorno -
Ci prendiamo due caffè,un succo e delle patatine,le mangiamo come se ci stessimo insaponando.Le docce californiane.
Vicino al nostro tavolo una ragazza con un corpo asciutto,le gambe leggermente a X,la testa che sembra un melone giallo e le labbra sottili,pare si sfreghi alla ricerca di qualche carezza perduta, o forse, ha quelle zecche di cui parlavano oggi a Radio Deejay,e sfregando anche lei urla con tutti quelli del suo tavolo. Disturbano. E quando inizia a bere ,guarda me e Faber con un'aria da rimprovero. Lady-Es vorrebbe lanciar e il sacchetto vuoto delle cRik-Crok. Un altra ragazza con la pelle un po olivastra e un sorriso dai denti robusti e gialli,con due seni straordinari,di quelli estensibili che ci puoi fare le forme tipo DAS,ingrossa la voce dopo qualche carezza indifferente di una mano alla sua destra. E' un tavolo di matti. La nostra conversazione attraversa questo spettacolo,facciamo per riassumere le ultime sere e poi ci lanciamo nell'attualità delle crisi,delle carte di credito e infine nel guardaroba da rinnovare...consumi. E il locale lentamente si riempie di una massa quasi anonima,qualcuno si mette in mostra,altri attraversano in lungo e in largo la terrazza e non si capisce dove vogliono finire. Faber ciondola un pò stanco e sfacciatamente si gira lento verso il gruppo dei rumorosi, e sperduti continuiamo beffardi all'infinito nel nostro mondo dei discorsi.
Non ce la facevamo più ad aspettare e ci è bastato dire una parola perchè ci muovessimo rapidi verso la cassa,portandoci dietro l'immagine di giovani uomini d'affari che sbavano infantilmente.
Le stanno aspettando.
Rientro.
Siedo vicino al lettore,mi vedo riflesso nel display,ho un aria allegra,avvicino il box dei cd,penso a qualcosa che possa andare bene ora. faccio finta di pensarci per un secondo o due prima di infilare il disco e premere PLAY > BOOKA SHADE - Dusty Boots
(bellissimo...cosa c'entrano gli stivali? fate finta di pensarci per un secondo o due prima di trovare la risposta... )
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