Pasquetta,il materiale e l'immaginario

A Pasquetta si và in un luogo dove non siamo mai stati:
-Seduti davanti allo schermo a casa di Faber mentre sfilano i titoli di testa;
- crollare tra due macchine davanti a due sassi a Tiscali;
-l'ultima cabina telefonica a nord di CastelSardo sperando che la birra ubriachi più in fretta del solito;
-mettersi a correre all'Ortobene;
-prendere il treno in una piccola stazione,vomitare nel corridoio e poi addormentarsi,farsi svegliare dal controllore,mal di testa,un vero calvario,rientrare nell'appartamento vuoto,farsi un bagno,rovistare nell'armadietto delle medicine per cercare lìaspirina;
-procurarsi una vettura segnalata per furto e con questa girare senza fermarsi finchè non parte il piu grande inseguimento degli ultimi tempi,al prossimo incrocio bisogna girare a sinistra;
-rimorchiare al bar dell'Hotel al Lago,più sxxx sodo,meno pensi e meglio dormi;
-Bar di quartiere,tazza marrone,piattino verde,portacenere giallo in plastica, ci si sente come a casa;
-in un garage di un casone grigio,effettivamente isolato,lungo un sentiero deserto (sui muri del garage,scaffali:motori,autoradio,macchine fotografiche,videoregistratori,due custodie di chitarre,un amplificatore,uno scooter,una mountain bike,e una moto parzialmente smontata)
- tutti in scooter alla spiaggia di Orrì,bottiglia di four roses in mano,in piedi di fianco allo scooter, "tre cose son fatte apposta per la mano:la pistola,la bottiglia e...";
Cose che devono succedere...

*****
nota: Questo è un racconto breve,tutti i personaggi,gli eventi e i luoghi citati,anche quelli che si riferiscono a personaggi veri ,sono del tutto immaginari.

Buona Pasqua.